“Le riforme? Entro l’otto agosto non verranno approvate”. Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, è sicuro che la dead-line imposta dal contingentamento degli emendamenti e dalla tagliola alla discussione e Palazzo Madama non riuscirà ad impedire un allungamento dei tempi per l’approvazione del pacchetto di riforme voluto dall’esecutivo. “Il trucco è vecchio. Duri in prima lettura e poi mediazione quando la riforma della Costituzione arriva alla Camera. Questo il metodo Renzi, che rappresenta un’autentica provocazione”, spiega l’esponente FI. “È ovvio che servono mediazioni e intese, per un vero cambiamento e non certo per restare fermi. Ma scegliere il muro contro muro al Senato per poi fare modifiche al testo alla Camera è una provocazione nei confronti dei senatori. Così non si va lontano”, avverte il senatore azzurro.
“Diciamo la verità: la riforma entro l’otto agosto non sarà approvata a Palazzo Madama. Lo sanno tutti. Va detto”, dichiara Gasparri. “Il problema – aggiunge – non sono la quantità del tempo o le vacanze. Si possono annullare del tutto. Il problema è la qualità delle decisioni. Serve un ulteriore confronto“, precisa il parlamentare Fi. Dal canto suo “Forza Italia deve confermare la propria volontà di cambiamento, ma promuovere una mediazione che superi lo stallo. E anche incalzare un governo ridicolo che sta portando il Paese nel baratro economico con una contestuale invasione di clandestini”, continua Gasparri, che giudica negativamente l’operato del governo sul fronte dell’immigrazione. “Renzi è un incapace. Prima o poi va proclamato”, conclude Gasparri.
Redazione