Governo 2018, ultime notizie: Savona o elezioni. La strategia di Salvini
Governo 2018, ultime notizie: Savona o elezioni. La strategia di Salvini
La nomina di Paolo Savona al ministero dell’Economia è diventato il campo su cui si sta consumando una battaglia che potrebbe determinare il ritorno alle urne. Tuttavia, alla fine, una soluzione si dovrebbe trovare; insomma, tra oggi e domani, al massimo la settimana prossima, l’esecutivo di Giuseppe Conte dovrebbe vedere la luce. In questo momento, però, il destino del governo giallo-verde è davvero appeso a un filo. Una possibilità che ormai pareva messa da parte in via definitiva quella delle elezioni anticipate tanto che, per qualcuno, non possono che apparire sospette le tempistiche con cui ha ripreso quota.
Governo 2018, ultime notizie: Savona o elezioni. La strategia di Salvini
Ora, la domanda che alcuni si pongono è questa: Salvini ha cercato lo “scontro” con Mattarella? Negli ultimi giorni, il leader del Carroccio avrebbe disseminato diversi indizi che farebbero propendere verso una risposta affermativa. A riferirlo, per esempio, il Corriere; a sostegno della tesi, il quotidiano di Via Solferino riporta, innanzitutto, le parole che Berlusconi avrebbe detto ai suoi (“romperà, datemi retta”) dopo una telefonata con il leader leghista (“su questa storia – di Savona, ndr – tirerò dritto; andremo alle elezioni e le vinceremo”).
Altro elemento: un colloquio tra Salvini e Savona in cui il leader del Carroccio, in sostanza, rifiuta il “passo indietro” offerto dall’economista pur di sbloccare lo stallo. Una rigidezza poco comprensibile, dunque, a meno che Salvini non voglia, appunto, far saltare il banco, si suppone dal Corriere. Insomma, puntare i piedi su Savona fino a mettere il Colle con le spalle al muro. Infatti, l’insistenza del capo del Carroccio mette due scenari di fronte a Mattarella: in primis, cedere sul ministero dell’Economia: sarebbe una ferita grave non tanto per l’attuale inquilino del Quirinale ma per il ruolo di Presidente della Repubblica in generale; in secondo luogo, bloccare l’iniziativa leghista e, quindi, apparire come un “traditore” della volontà degli elettori.
Tra l’altro, il dubbio che Salvini stia preparando una campagna elettorale anti-Europa, con bersaglio principale le “ingerenze” del Colle, starebbe cominciando a serpeggiare anche tra i 5 stelle. Secondo i sondaggi la Lega non è mai stata così forte; allo stato dei fatti, se si tornasse alle urne la coalizione di centrodestra potrebbe portare a casa la maggioranza anche con questa legge elettorale; a quel punto, non ci sarebbero ostacoli tra Salvini e Palazzo Chigi.