Sondaggi elettorali Cattaneo: M5S-Lega al 90% dei collegi con alleanza
Sondaggi elettorali Cattaneo: M5S-Lega al 90% dei collegi con alleanza
Lo spettro del ritorno anticipato alle urne sembrava svanito. D’altronde, nonostante le lunghe e difficili trattative, al governo giallo-verde mancava da percorrere giusto l’ultimo miglio prima di vedere la luce. Alla fine, però, lo scontro tra Salvini e Mattarella sul ministero dell’Economia ha bloccato tutto. Adesso, pronto a partire il “governo neutro” presieduto da Carlo Cottarelli; nella migliore delle ipotesi durerà fino a inizio 2019. Questo il contesto in cui si inserisce uno studio dell’Istituto Cattaneo che cerca di approfondire la forza di un ipotetico cartello elettorale composto da Movimento 5 Stelle e Lega.
Sondaggi elettorali Cattaneo: M5S-Lega al 90% dei collegi con alleanza
L’analisi si basa sui dati delle ultime politiche; in essa si propone uno scenario che vede opposta al polo del “governo del cambiamento” un coalizione formata da Pd e Forza Italia. Quindi, due grandi incognite pesano sul risultato; innanzitutto, il fatto che, allo stato attuale dei fatti, è molto improbabile che, da una parte M5S e Lega e, dall’altra, Pd e Fi, corrano insieme alle prossime elezioni; in secondo luogo, si dà per scontato che l’orientamento degli elettori non muti col cambiamento dell’offerta partitica.
Precisato ciò, per l’Istituto Cattaneo, un’alleanza tra pentastellati e Carroccio riuscirebbe a conquistare il 90% dei seggi del Parlamento. Nello specifico, si legge nello studio, “il cartello gialloverde risulterebbe il più votato in 219 collegi su 232 (94,4%) alla Camera e in 104 collegi su 116 (89,7%) al Senato”. In pratica, “la particolare distribuzione geografica dei consensi a Lega e M5S, incrociata con lo strumento del collegio uninominale (previsto per un terzo dei seggi parlamentari), metterebbe i due partiti in una situazione di sostanziale monopolio nella componente maggioritaria della legge elettorale”. Dunque, si conclude dall’istituto, “l’alleanza tra Di Maio e Salvini – che oggi può contare alla Camera su 343 parlamentari (55%) e al Senato su 167 (54%) – potrebbe reggersi in entrambe le aule su una maggioranza parlamentare pari ai due terzi dei componenti; 425 seggi a Montecitorio (68,8%) e 209 a Palazzo Madama (67,6%)”.