Elezioni politiche 2018: data anticipata, ecco quando si vota
Elezioni politiche 2018: data anticipata, ecco quando si vota.
Si torna a parlare di elezioni politiche, con il serio rischio che gli italiani siano chiamati alle urne per 2 volte in un solo anno per lo stesso scopo. Votare il nuovo governo. A oggi gli scenari sono due. Il primo prevede la fiducia data al governo Cottarelli, che si incaricherà soprattutto di redigere la Legge di Bilancio 2018, da presentare entro il 15 ottobre e da approvare a dicembre. In questa ipotesi si andrebbe al voto certamente nel 2019, con ogni probabilità contestualmente alle elezioni europee previste per il 26 maggio. Ma c’è anche un’altra ipotesi che si fa sempre più spazio; e che a oggi, viste le recenti dichiarazioni di Lega e Movimento 5 Stelle (e non solo) è la più probabile.
Elezioni politiche 2018: i rischi di una data anticipata
Data anticipata per le elezioni politiche, che potrebbero tenersi già domenica 9 settembre. Ovvero, subito dopo l’estate. Con la stessa legge elettorale. Il che potrebbe portare all’identico scenario di oggi, ma stavolta con risultati diversi se Lega e M5S si alleassero; ovvero se la Lega abbandonasse la coalizione di centrodestra. Nel primo caso (alleanza Lega-M5S) lo scenario che andrebbe a crearsi sarebbe identico a quello di oggi. Stesso contratto di governo e stessi “problemi” sulla lista dei ministri. Nel secondo caso (Lega nella coalizione di centrodestra) bisognerebbe analizzare i consensi ricevuti e la possibilità o meno di una maggioranza.
Tutto si deciderà nei prossimi giorni. Con gli occhi degli italiani e dell’Europa intera puntati sul Parlamento. Obiettivo istituzionale? La Legge di Bilancio. Lo scopo è quello di scongiurare l’aumento Iva nel 2019. Le elezioni anticipate al 9 settembre renderebbe molto complicato rispettare i tempi, soprattutto se dovessero verificarsi i problemi di oggi. Tuttavia è anche per questo motivo che si andrebbe a votare subito dopo l’estate. Il 9 settembre potrebbe essere il giorno ideale per arrivare all’appuntamento di ottobre, seppur sul filo della suspense. Infine, sempre restando sulla questione tempo, c’è bisogno di minimo 60 giorni per tornare al voto. Ciò significa che al massimo entro inizio luglio bisognerà sciogliere le Camere.
Quindi a oggi le date più probabili sono le seguenti: 9 settembre 2018 o 26 maggio 2019. Tornare alle urne a ottobre sembra quasi impossibile, ma anche più tardi di domenica 9 settembre risulta molto difficile. Non ci resta che attendere le novità dal Parlamento previste per i prossimi giorni.