Governo 2018, ultime notizie: Salvini o Giorgetti premier, le voci dal Colle
Governo 2018, ultime notizie: Salvini o Giorgetti premier, le voci dal Colle.
Si continua a parlare di governo 2018 senza però avere l’ombra di un governo. Le ultime notizie riportano il tentativo di Mattarella di evitare il voto in estate. Riportare gli italiani alle urne a fine luglio o a inizio agosto registrerebbe livelli di astensionismo e disinteresse mai visto. Ma anche affidare l’incarico a Cottarelli potrebbe rivelarsi solamente una perdita di tempo, visto che la maggioranza del Parlamento gli avrebbe già promesso la sfiducia. E allora che fare? Questa mattina, mercoledì 30 giugno 2018, lo spread scende e Milano sale, segno che l’ombra di un governo politico è all’orizzonte e che l’instabilità potrebbe terminare. Il nodo resta però sempre quello: l’Europa. E i rapporti con Bruxelles.
Governo 2018: Salvini o Giorgetti premier, ma Di Maio?
Nelle ultime ore sta avanzando l’ipotesi di assegnare la premiership a Matteo Salvini o a Giancarlo Giorgetti. Non più un nome proposto dai 5 Stelle, che pagherebbero così la minaccia di impeachment da parte di Luigi Di Maio. Dare a Salvini la decisione finale sul futuro del governo? Archiviata la fiducia a Cottarelli, il cui unico scopo sarebbe quello di varare la Legge di Bilancio in autunno e traghettare il Paese alle nuove elezioni, Salvini potrebbe però accettare di tornare in pista se il richiamo di Mattarella divenisse reale. E spunta anche l’ipotesi Giorgetti premier, con Salvini che resterebbe agli Interni. Tutte ipotesi, per ora, che non trovano ancora un riscontro reale.
Ma quel che è certo è che adesso c’è il rischio mercati da arginare. E per farlo anche Fratelli d’Italia è chiamato in causa, in nome di quella responsabilità istituzionale di cui si sente spesso parlare in questi giorni. La Meloni ha infatti dichiarato che, nonostante le critiche all’esecutivo Lega-M5S, sarebbe pronta ad entrare nella maggioranza. La nomina ai leghisti porterebbe così dietro le quinte i 5 Stelle, che ieri per voce di Di Maio hanno tentato di riallacciare i rapporti diplomatici; revocando la richiesta di impeachment e “scagionando” Mattarella dalle accuse dei giorni scorso. Il Presidente della Repubblica, ha detto Di Maio ieri a Napoli, è semplicemente “mal consigliato”.
Governo 2018: governo possibile, ma resta il nodo Savona
Salvini insiste però su Savona. Solo se lui lo vorrà, perché quanto accaduto nei giorni scorsi potrebbe averlo indotto a un ripensamento sul suo incarico. Con l’avvistamento di Conte nei pressi di Montecitorio, un piccolo tuffo nel passato ci sta. La lista dei ministri è già pronta, ma il tassello del MEF è quello più caldo, e per ora vuoto. Il leader della Lega punta ancora su Paolo Savona e anche i 5 Stelle sono d’accordo. Per stemperare le tensioni, il M5S potrebbe anche affiancargli altre personalità, con Enzo Moavero Milanesi agli Affari europei e Luca Giansanti o Giampiero Massolo alla Farnesina.
E potrebbe anche rispuntare il nome di Cottarelli per mediare sulla presenza di Savona e far partire un governo bloccato su un solo nome. Il nodo resta quello dei rapporti con Bruxelles. Da qui la possibilità di affiancare a Savona uno come Moavero Milanesi per i rapporti con Bruxelles. L’uscita dall’euro? “Non c’è nel contratto di governo”. Un ritornello che hanno ripetuto fino allo sfinimento Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. C’è invece la volontà di riportare al centro della discussione l’Italia. Meno austerità, maggiori investimenti, più equità.
Se Savona dovesse rappresentare ancora un problema, allora si potrebbe continuare sulla strada di Cottarelli. Ma a meno di clamorose sorprese, il copione sarebbe già scritto. E il voto in estate che si vorrebbe scongiurare potrebbe tornare in auge.