Il parlamentare europeo di Forza Italia, Giovanni Toti, conferma l’esistenza del Patto del Nazareno. E assicura che si tratta di un “patto scritto”, anche se consistente in u “semplicissimo foglio di carta che prevede alcune tappe schematiche del processo di riforma”. Schema buttato giù il lo scorso 18 gennaio, quando il non ancora premier Matteo Renzi, nella veste di segretario del Pd, fissò un incontro nella sede del partito con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
“E’ una cosa semplicissima nella sua banalità, un appunto scritto a penna sulle cose da fare”, ha spiegato ancora Toti. “La legge elettorale per cui la partenza era il modello spagnolo, e riguardo il Senato prevedeva tre clausole: la non elettività, il non compenso, e la fine del bicameralismo, ovvero la doppia approvazione delle leggi”. Infine, sul foglio Toti dice che non c’era nessuna firma, ma rivela che la calligrafia non era quella di Berlusconi, forse – osserva ironico – era quella di Verdini. Toti però non conferma né smentisce se la riforma della giustizia – di cui ultimamente si fa un gran parlare – sia inserita nel testo scritto.