Blood Father: trama, cast e recensione del film con Mel Gibson
Stasera in tv Blood Father su Canale 5 a partire dalle ore 21,20 circa dopo Striscia la Notizia. Ecco i dettagli della pellicola con Mel Gibson.
Blood Father: trama
John Link è un ex-biker che ha trascorso gli ultimi nove anni della sua vita in galera. Arrestato per traffico d’armi e rilasciato dopo aver scontato la sua pena, John vive in una roulotte nel deserto dell’Arizona e frequenta un programma di recupero per ex-tossicodipendenti ed ex-alcolisti. Le sue giornate scorrono tranquille ormai, e John si guadagna da vivere facendo tatuaggi ai clienti nella sua roulotte.
A pochi passi da lui vive il suo migliore amico, Kirby, anche lui in cura per disintossicarsi dall’alcool. I due sono molto legati e si danno sostegno per cercare di non ricadere nel vizio dell’alcool. Tutto andrebbe bene, se non fosse per la nostalgia che John prova ogni giorno per la figlia Lydia, della quale ha perso le tracce molti anni prima. Un giorno però, John riceve una telefonata inaspettate: è Lydia che, ormai diciassettenne, è nei guai e ha bisogno di suo padre. John partirà immediatamente per aiutarla, ma sarà l’inizio di molti guai.
Blood Father: cast e recensione del film
Jean-François Richet dirige un film per appassionati di action-movie e lo fa senza gonfiare le sceneggiature di Peter Craig, che è tra l’altro l’autore del romanzo cui si ispira la pellicola. D’altro canto, il protagonista Mel Gibson contribuisce a rendere il tutto già piuttosto roboante. Sembra che l’attore abbia chiesto incessantemente durante le riprese quali fossero i sentimenti di John Link.
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Questo non perché Gibson non sia in grado di interpretare un padre che ritrova sua figlia, ma perché per l’attore è chiaro che al centro di questo road trip sanguinolento c’è in realtà proprio l’amore di un padre per la sua bambina. Il regista stesso ha puntato molto sul suo personaggio centrale. La cosa più importante per Richet è che John Link trasmetta la verità della sua condizione. Link è infatti il portavoce di una denuncia sociale che il regista rivolge al suo pubblico; quella di chi vive ai margini di un capitalismo che l’ha messo all’angolo. Da segnalare inoltre il cast secondario, composto da William H.Macy, Michael Parks e Diego Luna, che riesce ad essere perfettamente all’altezza dei due protagonisti.