Giulia Bongiorno è ministro della Pubblica Amministrazione. Il curriculum
Giulia Bongiorno è ministro della Pubblica Amministrazione. Il curriculum
Una vita nei tribunali da brillante avvocato penalista. Gli ultimi 12 anni prestati anche alla politica che conta, sempre sponda centrodestra. Giulia Bongiorno, palermitana di 52 anni, è il nuovo Ministro della Pubblica Amministrazione del governo Lega-5 Stelle guidato da Giuseppe Conte. Sul suo curriculum, visti i tempi che corrono, nessun dubbio e tante certezze. Incarichi di grande prestigio e responsabilità dal lato forense (la specialità della casa sono i cosiddetti white collar crimes, i crimini dei colletti bianchi). Provata esperienza nei palazzi del potere.
Giulia Bongiorno è ministro della Pubblica Amministrazione. Il curriculum
In campagna elettorale il leader della Lega Salvini, che l’ha candidata con successo nelle file del Carroccio, la indicò come possibile futuro Guardasigilli. La Bongiorno però glissò subito, dando ad intendere di non gradire. Ma nella squadra di governo, alla fine, ci è entrata lo stesso. A lei dunque il delicato compito di metter mano nelle farraginose maglie della burocrazia italiana.
Giulia Bongiorno: la carriera da avvocato iniziata nel segno di Andreotti
Dopo la laurea in giurisprudenza a Palermo, il grande salto verso la popolarità Bongiorno lo compie quando il principe del Foro Franco Coppi, colmo di impegni, nel 1994 le chiede di affiancarlo nella difesa di Giulio Andreotti, accusato di collusione con la mafia e dell’omicidio del giornalista Mino Pecorelli. A soli 27 anni, la vita della giovane penalista cambia. Da qui in avanti, infatti, sarà un susseguirsi di incarichi di prestigio.
Tanti i vip assistiti dal neo ministro in processi dal grande impatto mediatico: da Pierfrancesco Pacini Battaglia, il ‘banchiere un gradino sotto Dio’, imputato in uno dei filoni su Tangentopoli. Passando per il finanziere Sergio Cragnotti, ex patron della Lazio, coinvolto nel crac della Cirio; ma anche per il ‘mancato re’ Vittorio Emanuele di Savoia. Fino a Raffaele Sollecito, nel 2008, alla sbarra per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia. Nel 2010, inoltre, ha ‘aiutato’ tre manager di Google nel processo di appello per illecito trattamento dei dati personali.
Dalla sua anche incarichi riguardanti la giustizia sportiva: difesi Stefano Bettarini, ex calciatore della Sampdoria (calcioscommesse); Francesco Totti (squalifica per lo sputo a Poulsen durante euro 2004); l’ex CT della nazionale Antonio Conte (ancora calcioscommesse).
Di più, ha fondato con Michelle Hunziker nel 2007 ‘Doppia Difesa’, associazione che assiste le donne vittime di abusi e violenze.
Giulia Bongiorno: una carriera politica nel centrodestra
Bongiorno entra nel 2006 alla Camera dei Deputati, con Alleanza Nazionale. È e sarà sempre a destra la sua collocazione politica. Il faro è Gianfranco Fini, allora indiscusso leader di AN. Caduto Prodi, nel 2008 c’è la riconferma in Parlamento. Viene subito eletta presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio. Da questa postazione affosserà le leggi anti-intercettazioni e blocca-processi, prendendo così parte alla crociata antiberlusconiana che porterà Fini fuori dal PDL. E infatti, nel 2010, la Bongiorno lo segue in Futuro e Libertà per l’Italia, di cui diventerà portavoce nel 2011.
Nel 2013, il neo ministro è al Senato, tra le file della lista ‘Con Monti per l’Italia’. In parallelo, figura anche come candidata presidente della regione Lazio a capo di un’alleanza tra UDC e FLI, ma senza successo. Nel 2016 si schiera per il ‘No’ al referendum costituzionale.
Una carriera politica culminata ieri 31 maggio 2018 con la nomina al Ministero della Pubblica Amministrazione. La Bongiorno, più volte, ha dichiarato pubblicamente di volersi impegnare a fondo in Parlamento per l’ampliamento della legittima difesa, uno dei pilastri del ‘Salvini pensiero’.
Giancarlo Manzi