Elisabetta Trenta: chi è, curriculum del ministro della Difesa M5S.
Il nuovo governo Conte sta per partire e tra i ministri spunta Elisabetta Trenta, militante del Movimento 5 Stelle dal 2013, assegnata al Ministero della Difesa. Forse poco nota ai più, ma con un bagaglio di esperienze interessante, soprattutto nelle situazioni di crisi e sotto l’aspetto della formazione. Parla 4 lingue e alle ultime elezioni del 4 marzo 2018 è stata candidata al Senato nel proporzionale, nel collegio Lazio 02, senza però essere eletta.
Elisabetta Trenta: ecco chi è il nuovo ministro della Difesa
Elisabetta Trenta nasce a Velletri, comune in provincia di Roma, il 4 giugno 1967. Dopo essersi laureata nel 1994 all’Università La Sapienza di Roma in Scienze Politiche a indirizzo economico, si è specializzata professionalmente nel settore della sicurezza militare internazionale; operando particolarmente in zone calde come Libano, Iraq e Libia.
La sua prima esperienza internazionale è proprio in Iraq e si svolge per 1 anno da ottobre 2005 a luglio 2006, periodo nel quale ricopre l’incarico di consigliere politico per il Ministero della Difesa nell’ambito della missione Antica Babilonia 9 ed “esperto senior” a Nassiryia per la Farnesina. La sua attività politica si fonda anche con il sociale e l’impegno con la Onlus I Bambini di Nassiryia e l’associazione Il Flauto Magico. Nel 2009 viene richiamata in servizio in qualità di country advisor e capitano della Riserva nella missione Uniful in Libano; mentre nel 2012 si è recata in Libia in qualità di coordinatrice di un progetto finalizzato a ridurre gli armamenti illegali.
Vicedirettore del Master in Intelligence e Sicurezza alla Link Campus University, nel suo curriculum vanta anche una collaborazione con il Cemiss in qualità di ricercatrice e ha presieduto il consorzio Criss (Consortium of Research on Intelligence and Security Services). Elisabetta Trenta parla correttamente 3 lingue straniere: inglese, francese e russo.
Chi è Elisabetta Trenta: le sue idee
Per risalire alle sue idee politiche bisogna andare ai tempi della sua candidatura nel collegio plurinominale Lazio 02. In quella circostanza affermò, qualora fosse riuscita a entrare nella scena politica, l’auspicio di portare sotto la lente d’ingrandimento temi importanti. Come “la sicurezza del territorio e la valorizzazione del ruolo internazionale dell’Italia”, oltre al “senso del dovere e ai valori della competenza”. In qualità di ministro ha invece promesso di investire nel personale e nella tecnologia, temi presenti nel contratto di governo.
Tra le sue passioni la musica e la danza, in particolare la danza classica, la salsa e il tango argentino. Ma è appassionata anche di balli popolari italiani e della scrittura giornalistica.