Sondaggi elettorali SWG, recuperano il M5S e Forza Italia

Sondaggi elettorali SWG, recuperano il M5S e Forza Italia

Per SWG c’è una pausa nella cavalcata della Lega. Le intenzioni di voto del partito di Salvini avevano raggiunto livelli che quasi nessun istituto le assegnava. A pochissimi punti dal Movimento 5 Stelle.

Questa settimana si conferma la forza della Lega, ma il M5S è visto in recupero. La nascita del governo Conte sembra fare bene al partito di Di Maio, che esprime il premier di fatto.

E’ un recupero che pare avvenire alle spese del centrosinistra, che invece è visto in calo, e in particolare il PD.

Nel centrodestra la leggera frenata della Lega beneficia Forza Italia che recupera qualche decimale, pur rimanendo su percentuali molto basse.

La coalizione si rafforza ancora rimanendo stabilmente sopra il 40%.

Va male invece la sinistra più radicale, sia nella forma di Liberi e Uguali che di Potere al Popolo

Ma vediamo i dati, raccolti sondando 1500 soggetti con metodologia CATI-CAWI-CAMI

Sondaggi elettorali SWG, centrodestra al 40,3%

La Lega perde tre decimi e si posiziona sul 27,2%, comunque tre volte più grande dell’alleato di Forza Italia, al 8,8%.

Per il partito di Berlusconi si tratta di una crescita del 0,8%.

Fratelli d’Italia è visto piuttosto stabili, pur sotto i livelli del 4 marzo, al 3,7%. Noi con l’Italia al 0,6%.

Nel complesso il centrodestra è al 40,3%, una percentuale che potrebbe regalargli la maggioranza assoluta alle elezioni. In teoria.

Il Movimento 5 Stelle passa dal 29,5% al 30,9% in una settimana, recuperando l’1,6%.

Si conferma come primo partito naturalmente, aumentando la distanza dalla Lega, che insegue.

Il PD è visto in calo del 0,9%, al 18,5%, così come l’alleato +Europa, al 2,2%.

In generale il centrosinistra perde l’1,1% e si ritrova al 21,9%, al di sotto delle percentuali ottenute il 4 marzo.

Giù di 4 decimi Liberi e Uguali, sotto lo sbarramento, al 2,3%. Scende anche Potere al Popolo, al 1,6%.

Mentre rimangono stabili sia i partiti minori, al 3%, che gli astensionisti, al 31,9%