Mondiali Russia 2018: Il Perú ritorna dopo 36 anni. Ottavi alla portata

Pubblicato il 5 Giugno 2018 alle 19:00 Autore: Francesco Vigevani
Mondiali Russia 2018 Perú Paolo Guerrero

Mondiali Russia 2018: nuovo invito per il Peru’ 36 anni dopo l’ultima festa; gli ottavi di finale sono alla portata, in un girone difficile ma non proibitivo. La vera sfida è con Danimarca e Australia. 

Un gradito ritorno allieta il gruppo C di Russia 2018: dopo 36 anni dalla sua ultima apparizione, infatti, il Perù torna nuovamente a giocarsi la fase finale di un Mondiale.

Sarà la quinta partecipazione di sempre per gli uomini del CT argentino Gareca, che proveranno con tutte le proprie forze a sovvertire il pronostico riguardante il loro raggruppamento, in cui sono stati indicati dai più come la terza forza del girone, dietro alla favoritissima Francia e Danimarca e davanti ala Cenerentola Australia. Ripetere i percorsi del 1970 e del 1978, edizioni in cui il Perù riuscì addirittura a qualificarsi ai quarti di finale, sembra obiettivamente difficile, ma l’entusiasmo di un popolo tornato finalmente a gioire per la propria nazionale potrebbe rappresentare una marcia in più per tentare l’ardua impresa.

Mondiali Russia 2018: Il Perú fa affidamento sul mix di esperienza e gioventù

Il cammino per rivivere i fasti degli anni 70, decennio in cui la compagine andina era considerata la terza forza del Sudamerica dopo Brasile e Argentina, e’ ancora lungo e tortuoso, ma sono state comunque poste buone basi da cui ripartire. Giocatori della “generazione d’oro” come Teofilo Cubillas, Hector Chumpitaz e l’attaccante ex Barcellona Hugo Sotil sono stai rimpiazzati da un mix composto da veterani quali Jefferson Farfan e Paolo Guerrero (di cui parleremo tra poco) e giovani promesse come il difensore del Feyenoord Renato Tapia ed il centrocampista del San Paolo Cristian Cueva.

Mondiali Russia 2018: ultima occasione per la “generación de oro” del Perú

Dopo essersi meritatamente conquistati un posto tra le migliori 32 del globo, grazie alla quinta posizione nel girone sudamericano ed al successivo spareggio vinto senza troppi patemi contro la Nuova Zelanda, la sensazione e’ che per molti dei convocati dal CT Gareca sara’ l’ultima chiamata per lasciare un ricordo degno della generazione d’oro citata poc’anzi.

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Certo di questa missione sara’ sicuramente Jefferson Farfan, 34enne ala della Lokomotiv Mosca. I grandi appassionati senz’altro lo ricorderanno sin dai suoi lontani trascorsi al PSV Eindhoven, in cui era solito scorrazzare sulle fasce assieme a Park Ji-Sung e con cui sfioro’ addirittura una finale di Champions League, sfumata soltanto al cospetto di un Milan di Ancelotti troppo superiore (ma che per uno scherzo del destino avrebbe comunque poi perso ai rigori, nella celebre finale di Istanbul contro il Liverpool).

Mondiali Russia 2018: incognita Guerrero. Bel gesto di Jedinak, Lloris e Kjaer

Non ancora sicuro di farcela invece Paolo Guerrero, squalificato per un caso di doping risalente allo scorso 5 ottobre, in seguito al match finito a reti bianche contro l’Argentina. L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) non ha infatti accettato lo sconto di pena concessogli in appello dalla Fifa (da 12 a 6 mesi) e la situazione e’ pertanto tutt’altro che definita: la palla passa ora al TAS, cui il giocatore ha presentato appello.

Da segnalare il bel gesto dei capitani delle altre tre nazionali (Australia, Francia e Danimarca) inserite nel gruppo C: Jedinak, Lloris e Kjaer hanno infatti scritto una lettera alla Fifa in cui esternano il loro desiderio affinché Guerrero possa prendere parte alla spedizione in Russia e confrontarsi con loro. Appello cui ci uniamo anche noi, certi del fatto che Guerrero abbia appreso la lezione e che sarebbe quindi davvero crudele privarlo di una festa che il popolo peruviano ha atteso per un periodo durato ben 36, interminabili, anni.

Francesco Vigevani

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