Poste Italiane: Spread e titoli di stato a rischio, il report
Poste Italiane: Spread e titoli di stato a rischio, il report.
Prima della formazione definitiva del nuovo governo lo spread ha allertato l’Italia minacciando di tornare a livelli altissimi. Quanto è stato ufficializzato l’esecutivo Conte il differenziale tra Btp e Bund decennale è sceso, facendo tirare qualche sospiro di sollievo. Tuttavia, i rischi non sono ancora terminati, visto che di recente lo spread sembra stia per minacciare nuove tensioni. Ma tutto questo come influisce su Poste Italiane e in particolare sulla esposizione del Gruppo ai titoli di Stato italiani? A dare una risposta ci hanno pensato gli analisti di Equita nel loro ultimo report.
Poste Italiane: spread e titoli di stato a rischio?
Nel loro rapporto gli analisti di Equita hanno analizzato l’esposizione di Poste Italiane ai titoli di stato italiani. Affermando che il rischio di compromissione dei target 2018-2019 del Gruppo a causa dei capricci del differenziale Btp-Bund dovrebbe essere molto basso. Il report ribadisce come Poste Italiane sia esposta ai titoli di stato italiani per 55 miliardi in Bancoposta e 70 miliardi in PosteVita.
Equita cerca quindi di rassicurare il mercato di fronte ai timori generati dalle montagne russe dello spread. Sottolineando quanto segue. “La sensitivity di Poste all’aumento dello spread è inferiore a quanto implicito nella guidance fornita durante la conference call di presentazione dei dati del primo trimestre grazie ad alcuni effetti mitiganti”. Come riporta Finanza.com, Equita considera sovrastimato il rischio legato all’esposizione di Poste ai titoli di stato. Inoltre, “non va dimenticato il dividend yeld (6% al 2018) che resta visibile e molto attraente”.
Il focus è su come Poste abbia già realizzato tutte le plusvalenze previste per il 2018 (402 mln) e una buona parte di quelle previste nel 2019 (350 mln). Come? Attraverso vendite forward.
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Ad allontanare qualsiasi timore, la scorsa settimana ci aveva pensato anche l’amministratore delegato del Gruppo, Matteo del Fante; che aveva ritenuto l’esposizione ai titoli di stato italiani “una opportunità per la liquidità del gruppo”.
Concludendo, gli analisti di Equita hanno confermato il giudizio Buy e il target price a 9,3 euro su Poste Italiane.