Pensioni notizie oggi: Quota 100 e Ape, Damiano ‘entrambe o salta tutto’
L’avvio del Governo presieduto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e nato dall’intesa tra Movimento 5 Stelle e Lega ha accelerato la discussione intorno al tema delle pensioni. A tal proposito è utile ricordare e sottolineare che fa parte del contratto di governo il superamento della Legge Fornero. Uno dei capisaldi del programma elettorale con cui si sono presentati agli elettori sia i 5 Stelle che a Lega. Intanto per provare a fare chiarezza sull’argomento è intervenuto, dalle pagine di Repubblica, l’economista vicino alla Lega Alberto Brambilla.
Pensioni notizie oggi, chiarimento di Brambilla della Lega
Cosa ha detto Brambilla? Ha ribadito l’intenzione e anticipato la proposta di ‘mandare in pensione chi ha almeno 64 anni con 36 di contributi. Oppure 41 anni e mezzo di contributi indipendentemente, dall’età e non più di 2-3 anni di contributi figurativi’. Consentire l’uscita a 64 anni permetterebbe così di eliminare lo scaglione dei 67 anni che partirebbe dal 2019 come imposto dalla Legge del 2011. Ma ha anche aggiunto ‘guai a pensare che con Quota 100 risolviamo ogni problema’.
Pensioni notizie oggi, Damiano (PD) dopo le parole di Brambilla
Non si è fatto attendere dopo le parole di Brambilla l’intervento di Cesare Damiano del Partito Democratico che ha posto l’accento su tre questioni. Nell’ordine: ‘il fatto che la spesa annua per Quota 100 e per andare in pensione con 41 di contributi, costa all’incirca 5 miliardi all’anno’. Damiano ha commentato: ‘abbiamo individuato una prima dimensione di costo, al di là di quelle che saranno le stime dell’Inps e della Ragioneria Generale dello Stato per le coperture’. Come seconda annotazione Damiano ha aggiunto: ‘per Quota 100 si intende 64 anni di età e 36 di contributi’. ‘Su questo osservo – ha illustrato l’esponente del PD – che la proposta, partendo dai 64 anni, può essere insufficiente a risolvere i problemi di coloro che rientrano ancora nella categoria dei cosiddetti esodati’. E infatti poi dice ‘non a caso la nostra indicazione è quella di fare la nona e definitiva salvaguardia’.
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Pensioni notizie oggi, Damiano ‘Passo avanti con Quota 100 e indietro con stop Ape sociale’
La terza è una vera e propria bocciatura: ‘è stato chiarito è che l’APE sociale verrà abolita’. Infatti Damiano ha affermato ‘non sono d’accordo, anche perché le 15 categorie di lavori gravosi verrebbero penalizzate’. E l’ex ministro mette anche in guardia dai rischi insiti che intravede nelle proposte in seno al governo giallo-verde. ‘Quota 100 e Ape, sociale e volontaria, vanno integrate: in caso contrario c’è il rischio di fare un passo avanti con Quota 100, che condivido, e uno indietro con l’abolizione dell’Ape sociale’.
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