Governo 2018, ultime notizie: voto di fiducia, Sgarbi vota l’esecutivo
Come al Senato, anche a Montecitorio il voto di fiducia al Governo Conte non ha riservato grosse sorprese. D’altronde, la maggioranza giallo-verde può contare su un solido sostegno parlamentare; alla fine, l’esecutivo penta-leghista ha incassato 350 voti favorevoli, 4 in più del previsto. Infatti, oltre a quello dei deputati 5 stelle e del Carroccio, è arrivato anche l’inaspettato supporto dei 3 componenti del gruppo degli eletti all’estero (ex pentastellati espulsi dal Movimento per vari motivi) e di Vittorio Sgarbi. “Dove c’è disordine io prospero” ha quindi spiegato il forzista; in linea col suo noto spirito provocatorio, il critico d’arte ha poi definito il premier Conte “vicepresidente di due vicepresidenti”.
Governo 2018, ultime notizie: voto di fiducia, Sgarbi vota l’esecutivo
Si è trattato solo di un frammento del primo grande scontro tra governo e opposizioni. Ben più duro dell’ironico Sgarbi, per esempio, è stato l’ex ministro Graziano Delrio che ha invitato Conte a “non fare il pupazzo” e a riscrivere il programma. Non è stato tenero neanche il capogruppo di Forza Italia alla Camera Maria Stella Gelmini per cui il contratto del cambiamento può essere riassunto in tre parole: “pauperista, populista, giustizialista”. Tuttavia, al di là del tenore degli interventi, l’intera seduta è stata contraddistinta da un clima di forte tensione.
Il voto al Senato si era concluso all’insegna di un sostanziale fair play; si sono contate ben due standing ovation dell’intero emiciclo: la prima per l’intervento di Liliana Segre, la seconda in ricordo del sindacalista maliano Soumalya Sacko. A Montecitorio, invece, sono andati in scena due distinte bagarre che non hanno mancato di intrecciarsi, quella tra M5S e Pd e quella tra Lega e Forza Italia; un piccolo anticipo dei duelli che dovrebbero contraddistinguere l’intera legislatura.