Buoni fruttiferi di Poste Italiane: perché non sono a rischio

Pubblicato il 7 Giugno 2018 alle 14:49 Autore: Daniele Sforza
Buoni fruttiferi postali: perché non sono a rischio?

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: perché non sono a rischio.

Le notizie delle ultime settimane sullo scenario politico ed economico hanno preoccupato diversi risparmiatori. Tuttavia i buoni fruttiferi di Poste Italiane restano al sicuro. Dallo spread al rischio di uscita dell’Italia dall’euro; dai cali della Borsa di Milano alle continue tensioni sul fronte interno ed europeo. Naturale il sormontare dell’ansia, quasi fisiologico. Ma i buoni fruttiferi postali restano comunque al sicuro, non sono a rischio. Ecco perché.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: nessun rischio

Nonostante le voci esterne e i venti di tensione registrati nelle ultime settimane, i risparmiatori che hanno investito in buoni fruttiferi possono dormire sonni tranquilli. Scrive Beppe Scienza sul Fatto Quotidiano. “Fra gli investimenti finanziari italiani (i Bfp) sono i soli con cui non si rischiano perdite nominali; per quanto salgano i tassi di mercato”. Tutto questo “grazie al diritto al riscatto al valore nominale”. Ciò significa che chi ha messo 100 euro un giorno o un anno prima, avrà sempre la possibilità di ritirare 100 euro al momento del riscatto. E a questi potrebbero aggiungersi anche gli eventuali interessi maturati.

Differente il discorso per chi ha sottoscritto “Btp Italia a 100 nella settimana del 16 maggio”, tanto per fare un esempio. Chi avesse fatto ciò, li avrà visti sicuramente scendere a 92 euro dopo neanche 15 giorni. “Coi Bfp non capita neanche di ritirare meno di 100 per l’imposta di bollo”. Tuttavia, la precisazione finale è d’obbligo. “I buoni fruttiferi postali difendono dallo spread; non però da una uscita dall’euro”.

Poste Italiane: esposizione ai titoli di stato, quali rischi?

Poste Italiane è esposta ai titoli di stato italiani. E l’allarme delle “montagne russe” dello spread ha generato un po’ di allerta. Tuttavia recentemente gli analisti di Equita hanno sottolineato come il target 2018-2019 del Gruppo Poste Italiane non sarà compromesso dall’altalenante differenziale tra Btp e Bund.

Al momento in cui scriviamo, lo spread Btp-Bund 10 anni è sceso di oltre 4 punti percentuali, attestandosi a quota 238,6. Questo dopo essere salito fino a 243,8 verso le ore 12.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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