La presenza di Grillo a Roma, per prendere parte attivamente alla discussione dei gruppi parlamentari del M5S sulla legge elettorale e la riforma del senato, assume un particolare significato alla luce del recente cambio di rotta, guidato da Luigi Di Maio, in direzione dell’apertura di un dialogo con il PD. Infatti, se Di Maio durante l’ultimo periodo aveva dato abile prova di mediazione, continuando il tira e molla nel dialogo con i democratici e da ultimo proponendo loro ancora una volta di rivedersi per continuare la discussione, Grillo ora segna immediatamente il confine e aggredisce il tavolo delle riforme di Renzi.
Entrando a Montecitorio l’ex comico genovese ha subito affermato ai giornalisti la propria dichiarazione di intenti sulle riforme: “Faremo delle guerriglie democratiche” affermando così con la propria ostilità alle riforme la volontà di far restare la protesta comunque nell’alveo delle istituzioni democratiche.
L’attacco di Grillo al premier era già tuttavia partito dal blog, dove questa mattina è stato diffuso un volantino informativo contro la riforma del senato; nel documento diffuso si parlava dei diritti dei cittadini calpestati nell’interesse di Renzi e Berlusconi, che con questa legge elettorale tenterebbero di far rieleggere la Casta: “Il 75% degli italiani chiede di votare i senatori. Renzi e Berlusconi li vogliono far eleggere dalla casta” e ancora “Renzi impone una riforma del Senato contro la democrazia, fermiamolo”.
Nel manifesto poi veniva sottolineato il confine fra le proposte del M5S e ciò che Grillo sostiene che Renzi voglia imporre, spiegando come i cinque stelle, a differenza della maggioranza, intendano realmente dimezzare il numero dei parlamentari, farli eleggere direttamente dai cittadini, abolire le immunità e garantire una maggior trasparenza e pulizia.
La “discesa in campo” di Grillo e il cambio di rotta potrebbe costituire quindi un’ulteriore elemento a sostegno della contrapposizione fra l’ex comico portavoce del movimento e l’astro nascente Di Maio, che sembrerebbe voler puntare alla guida del movimento. Ma, interrogato a proposito della guida della leadership, Grillo ha dichiarato ai giornalisti: “Di Maio è una meraviglia, la leadership è quella del web”.
Riccardo Bravin