Terremoto Vesuvio: 16 scosse nella notte, vulcanologo allarma: ‘Non pronti’.
Quando terremoto Vesuvio schizza tra i trend di ricerca su internet vuol dire che qualcosa sta accadendo nella zona di uno dei vulcani più pericolosi del mondo. Ieri, alle prime ore della notte, i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno segnalato uno sciame sismico avente come epicentro proprio il Vesuvio. 16 scosse in tutto, registrate nell’arco di una sola ora. Nessuna preoccupante, perché i terremoti si sono rivelati piuttosto superficiali e di bassa intensità.
Terremoto Vesuvio: quante scosse da aprile a giugno 2018?
Ma ad allertare i diretti interessati ci ha pensato il numero delle scosse e l’attività sismica abbastanza attiva del Vesuvio in questo periodo. Dalle 94 scosse registrate ad aprile (magnitudo massima 2.1) alle circa 80 segnalate a maggio (ma il numero è ancora imprecisato) . Ma il mese di maggio è stato anche quello con 3 sciami sismici; l’11 maggio (25 scosse di bassissima intensità); 12 scosse (8 terremoti, magnitudo massima 1.6 Richter); 22 maggio (8 scosse, magnitudo massima 2.3 Richter).
Infine eccoci a giugno. Con il nuovo sciame composto da 16 scosse la cui magnitudo massima non ha superato gli 1,3 gradi Richter. Tutte scosse di lieve intensità e per gli esperti il fenomeno non è affatto preoccupante. Poiché rientrerebbe nella normale attività del Vesuvio.
Terremoto Vesuvio: “Impossibile prevedere eruzione”
A preoccupare, invece, è l’alert annunciato da Giuseppe Mastrolorenzo, primo ricercatore dell’Osservatorio vesuviano e rinomato vulcanologo. Il quale a NapoliToday, ha rivelato che i recenti sismi non hanno nulla di preoccupante e rientrano in una normale attività fisiologica. E sui livelli di rischio del Vesuvio ha ribadito come sia “impossibile conoscere con esattezza il sistema vulcanico” e di conseguenza risulta impossibile “prevedere attività vulcanica”.
Terremoto Vesuvio: “Non esiste piano di evacuazione”
L’allarme è invece sui piani di evacuazione. “Esistono delle bozze di piani di emergenza sia per il Vesuvio sia per i Campi Flegrei; ma a tutt’oggi non esiste un piano di evacuazione. Per quanto è stato stabilito dalla Protezione Civile, il piano di evacuazione deve essere realizzato a livello comunale; i piani comunali devono essere integrati a livello regionale, per verificare le compatibilità. Successivamente devono essere approvati dal dipartimento della Protezione Civile e firmati dal Presidente del Consiglio dei Ministri. In tutto questo processo siamo solo alla prima fase e ancora non completa. Solo una parte dei Comuni ha presentato dei piani di rischio che però non sono completi, né sono stati ancora verificati. Se dovesse avvenire un’eruzione nei prossimi mesi, probabilmente non ci sarebbe alcun modo di mettere in salvo la popolazione”.
Terremoto Vesuvio: Campi Flegrei più pericoloso
Ultimo intervento sulla pericolosità del Vesuvio e dei Campi Flegrei, con quest’ultimo che, essendo un supervulcano, è molto più pericoloso del Vesuvio. “Dal 2012 i Campi Flegrei sono stati elevati a livello di allerta giallo, quindi il secondo di quattro livelli. Qualora si dovesse passare all’arancione, questo implicherebbe l’abbandono volontario della popolazione di tutta l’area. A livello rosso tutta l’area dovrebbe essere abbandonata, ma il paradosso è che non c’è un piano di evacuazione”. Il rischio è quello di “passare da una situazione di tranquillità a una situazione drammatica. E quindi bisognerebbe essere pronti da subito a una evacuazione rapida ed efficace della popolazione. Ma un piano di questo genere attualmente non esiste”.
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