Sondaggi politici Demopolis: cosa pensano gli italiani del nuovo premier
Sondaggi politici Demopolis: cosa pensano gli italiani del nuovo premier
L’ultima rilevazione di Demopolis per il programma Otto e Mezzo di La7 esplora a tutto campo l’opinione degli italiani sul neo premier, sul nuovo esecutivo e connesso programma di governo. Innanzitutto, l’istituto ha chiesto al proprio campione se apprezza o meno la figura di Giuseppe Conte in qualità di Presidente del Consiglio. Guardando i dati diffusi, il 46% degli italiani lo giudica in modo positivo e solo il 29% si esprime in maniera negativa; detto ciò, per un elettore su 4 è ancora troppo presto per valutarlo.
Tuttavia, un record Conte l’avrebbe già battuto. Infatti, da Demopolis riferiscono essere senza precedenti l’aumento della sua notorietà nel paese; dal momento in cui si fece il suo nome per Palazzo Chigi a quello dell’effettiva nomina, sarebbe passata dal 3% ad, addirittura, l’81%. Il giorno in cui rinunciò all’incarico la sua notorietà toccava il 54%; dunque, si rileva una crescita di quasi 80 punti in due settimane circa.
L’analisi si sposta poi sul discorso con cui Conte ha chiesto la fiducia al Senato. Il direttore di Demopolis Pietro Vento sul punto scrive che “alcuni passaggi sono stati particolarmente apprezzati dall’opinione pubblica; il 68% degli italiani rileva l’impegno del nuovo Premier a mettere l’ascolto dei cittadini al centro dell’azione di Governo. 6 intervistati su 10 condividono il progetto di puntare su misure di crescita e non più sull’austerità per provare a ridurre il debito”.
Sondaggi politici Demopolis: cosa pensano gli italiani del nuovo premier
Secondo Demopolis, tra i punti toccati da Conte nel suo intervento a Palazzo Madama, gli italiani giudicano prioritari, in particolare, quelli economici in senso stretto. Quindi, a differenza di altri istituti, in cima alla lista non ci sarebbe la “stretta sul business dell’immigrazione” ma il “salario minimo orario”. L’irreggimentazione dei flussi migratori è comunque in seconda posizione, seguita da pensioni “dignitosa”, “reddito di cittadinanza” e introduzione della “Flat Tax”.
Invece, tra i punti del contratto pentaleghista non toccati da Conte nel suo discorso al Senato, cioè blocco dell’aumento dell’Iva e superamento della Legge Fornero, è ancora più alto il consenso del paese stando ai dati raccolti sempre da Demopolis.
L’indagine dell’istituto si conclude chiedendo agli italiani quanto potrebbe durare l’attuale esecutivo; il 40% ritiene che potrebbe durare tra uno e tre anni; il 25% pensa che possa arrivare fino al termine “naturale” della legislatura.
Nota informativa:
Indagine condotta tra il 5 e il 6 giugno 2018 dall’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo di La7 su un campione di 1.500 interviste.