I bastardi di Pizzofalcone: anticipazioni stasera e trama seconda puntata
Dopo il grande successo della prima stagione, torna I bastardi di Pizzofalcone, che vedrà di nuovo tra i protagonisti Alessandro Gassman. Il nuovo regista Alessandro D’Alatri, ha egli stesso confermato la presenza dell’attore nel cast della seconda stagione, al fianco di Tosca D’Aquino, Carolina Crescentini e tutti gli altri co-protagonisti, amati dai telespettatori.
Il sequel sarà, come previsto, ricco di novità, new entry, vecchie conoscenze e colpi di scena. La serie, anche questa volta verrà girata interamente a Napoli; tra il porto, il centro storico e i tipici vicoletti. Nell’attesa della messa in onda, prevista per l’autunno 2018, da stasera su Rai 1 verranno trasmesse le repliche della prima serie; per riprendere il filo da dove eravamo rimasti.
I bastardi di Pizzofalcone: trama prima e seconda puntata
La serie televisiva, diretta da Carlo Carlei, è ispirata all’omonima catena di romanzi scritta da Maurizio De Giovanni.
Giuseppe Lojacono, interpretato da Alessandro Gassman, è un ispettore siciliano ingiustamente trasferito a Napoli, nel difficile quartiere di Pizzofalcone. Qui si ritrova a capo di una squadra di poliziotti completamente fuori dal comune e fuori da ogni schema. Compito di Lojacono sarà quello di far riavere al commissariato credibilità agli occhi del questore di Napoli.
Inizia così la dura avventura dell’ispettore, intento a risolvere casi legati molto spesso alla criminalità organizzata; alla corruzione; alle violenze che interessano quotidianamente quei quartieri dimenticati da tutti.
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Nel primo dei sei episodi, la squadra di Lojacono si trova di fronte al delitto di una ricca signora Salernitana. Di primo acchitto, tutti i sospetti ricadono sul marito e i poliziotti vorrebbero archiviare il caso.
Grazie alle accurate indagini dell’ispettore, si scoprirà invece che ad uccidere la donna è stato il suo autista personale, segretamente innamorato di lei.
Le doti investigative di Lojacono e la coesione che sta iniziando a crearsi all’interno del commissariato, convincono il questore a dare una seconda possibilità a quei poliziotti; conosciuti da tutti come i bastardi di Pizzofalcone.