Piazzapulita, Veltroni (PD) fa autocritica: “porre fine a correnti e capibastone”
Ricreare la condizione di entusiasmo e di comunanza di valori che aveva accompagnato la nascita del PD aprendo alle energie più giovani e a tutte le anime progressiste del partito. Questa, secondo Walter Veltroni, è la strada giusta da imboccare per riconquistare gli elettori delusi dalla sinistra e dalla politica in generale.
L’ex segretario ed esponente di rilievo del PD, parlando con Corrado Formigli a Piazzapulita, si lascia andare ad un’autocritica del suo partito, scosso da lotte intestine tra correnti contrapposte.
Veltroni a Piazzapulita: “mettere fine a una stagione di correnti e capibastone”
“Ci sono tanti elettori del PD del 2008, quello in cui io mi candidai” – afferma – “che hanno votato per i Cinquestelle. Se qualcuno gli avesse detto prima del voto ‘guardate che col vostro voto porteremo Salvini a fare il Ministro degli Interni’ penso che gran parte di quegli elettori di sinistra non avrebbe seguito quella strada.”
Tuttavia, secondo Veltroni: “Quei cittadini, quegli elettori, quelli che hanno deciso di stare a casa, quelli che hanno abbandonato la politica, li si ritrova solo se si aprono porte e finestre” e, in particolare, “Se si mette fine a una stagione in cui il Partito Democratico è stato dominato da correnti e capibastone.”
Una questione, quella dell’emorragia di voti e dell’arretramento generale rispetto al quinquennio precedente, che per l’ex segretario andrebbe affrontata sul piano dei valori piuttosto che con la scelta di un leader capace di risollevare le sorti del partito. “Serve ritrovare il PD. Serve ritrovare quella che per me rimane la più grande idea politica che la sinistra abbia avuto negli ultimi vent’anni” – afferma Veltroni, rivendicando la storia di un soggetto politico nato per essere “la grande forza riformista di massa che poteva ambire a conquistare il consenso maggioritario degli italiani”.
Sondaggi politici Eumetra: 7 italiani su 10 stanno col governo
Veltroni a Piazzapulita: “Gentiloni può interpretare questo processo politico”
Solo al termine del suo intervento, incalzato da Formigli, l’ex sindaco della capitale si sbilancia su un nome: “Penso che Paolo Gentiloni sia sicuramente una persona che può interpretare questo processo politico” – ribadendo tuttavia subito dopo che – “La storia è importante. È la coscienza, sono le radici, è la fatica, è il sacrificio” – e di conseguenza – “Nessun leader può pensare di escludere il portato di questa storia di milioni di persone. Oggi ci vuole qualcuno che chiami a raccolta queste energie e questo entusiasmo. Ci può essere un grande spazio, ma per un partito con queste caratteristiche.”