Mondiali Russia 2018: focus Spagna. La Invencible Armada in Russia con un ruolo da protagonista
Reduce da un comprensibile calo fisiologico, ecco che la Spagna torna in Russia pronta a rivestire il ruolo di una tra le principali candidate al trionfo nel cammino verso la finale di Mosca.
Mondiali Russia 2018: la Spagna vuole tornare grande
Un recente calo – ribadiamo – del tutto comprensibile, visti i straordinari risultati conseguiti dagli iberici negli ultimi 10 anni.
Una Coppa del Mondo a Sudafrica 2010 e ben due Europei vinti consecutivamente (nel 2008 e nel 2012, anno in cui a farne le spese furono gli Azzurri di Cesare Prandelli, schiantati in finale con un perentorio 4-0).
Questi tre trionfi, ottenuti in rapida successione, hanno definitivamente tolto di dosso alla Roja l’etichetta di “eterna incompiuta”.
Prima di allora infatti, annoverava nella propria bacheca solamente un campionato europeo conquistato nel lontano 1964.
Da eterni incompiuti a nazionale d’élite del calcio mondiale. Un passaggio più che meritato ed ottenuto grazie all’infinito bacino di qualità da cui la Roja può attingere.
E’ infatti da 10 anni a questa parte che i giocatori spagnoli dominano la scena internazionale, facendo spesso la fortuna anche dei propri club di appartenenza.
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Mondiali Russia 2018: la generazione spagnola continua a dare i suoi frutti
Parliamo di una delle generazioni di giocatori più prolifiche della storia del calcio: da Xavi e Iniesta, i precursori, fino ad arrivare ai vari Isco, Koke e Thiago Alcantara, giusto per citare i più famosi.
L’immenso Andrés Iniesta, già autore del gol decisivo contro l’Olanda a Sudafrica 2010, farà tra l’altro parte della Roja anche nella spedizione in Russia, con la certezza che, nonostante il crudele andare del tempo, sarà comunque ancora in grado di emozionarci con le sue geometrie e giocate da campione vero.
Oltre ad un centrocampo da urlo i cui nomi di spicco sono stati ricordati poc’anzi, gli iberici potranno anche contare su un reparto difensivo tra i migliori del globo.
Davanti al portiere del Manchester United De Gea, infatti, vi sarà nuovamente la coppia di centrali composta da Ramos e Piqué, il quale, al netto delle polemiche indipendentiste sulla Catalogna, rappresenta tutt’oggi uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.
Il capitano Sergio Ramos poi, protagonista assoluto dello straordinario Real Madrid di Zidane, non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
L’unica incognita, se tale può definirsi, è il reparto offensivo.
Bisognerà infatti verificare il modo in cui il possente Diego Costa, verosimilmente la prima punta titolare designata dal CT Lopetegui, si integrerà in un sistema di gioco differente rispetto a quello adottato dalla sua squadra di club, in cui il Cholo Simeone è solito farlo giocare in coppia con un altro attaccante, Antoine Griezmann.
Scelta infine discutibile ma comprensibile quella di escludere Alvaro Morata, reduce da una stagione travagliata al Chelsea, dai 23 convocati finali, cui il CT ha preferito Rodrigo, attaccante del Valencia quest’anno giunto quarto in Liga.
Nonostante quest’aspetto da collaudare e verificare, la Selección di Lopetegui rimane comunque una delle primissime candidate alla vittoria finale.
Mondiali Russia 2018: girone alla portata per la Spagna
E’ stata tra l’altro inserita in un girone, il B, in cui, a parte il Portogallo, non dovrebbe incontrare particolare insidie davanti a sé.
Data l’enorme differenza a livello qualitativo infatti, né Marocco né tanto meno Iran potranno verosimilmente creare grossi grattacapi agli uomini di Lopetegui.
Tantissima qualità ed un chiaro obiettivo: bissare il successo di Sudafrica 2010. La Invencible Armada è ufficialmente tornata.