Tour de France 2018: la marcia di avvicinamento
Tour de France 2018: la marcia di avvicinamento
Manca ormai una ventina di giorni all’inizio del Tour de France, ma si stanno correndo in questi giorni diverse gare che servono a preparare i corridori alle tre settimane più importanti del calendario ciclistico.
Molte indicazioni stanno provenendo da esse nelle quali hanno partecipato quasi tutti i big, che si sfideranno poi sulle strade francesi, per mettere chilometri nelle gambe.
Andiamo ad esaminare queste corse.
La marcia di avvicinamento al Tour de France: Criterium del Delfinato
Negli ultimi anni spesso chi ha vinto la corsa a tappe del Sud della Francia ha vinto il Tour.
La vittoria è andata al gallese Geraint Thomas, che è stato formidabile in salita e che ha dato il suo contributo importante nella cronosquadre.
Certo al Tour dovrà, salvo imprevisti, essere il luogotenente di Chris Froome, suo compagno di squadra e favorito numero 1 della corsa gialla.
Potrebbe comunque sperare di salire sul podio visti i tanti chilometri a cronometro che sono previsti alla Grand Boucle.
Son parsi in buona forma anche Adam Yates e Romain Bardet, che hanno completato il podio.
Il primo ha vinto anche una tappa con arrivo in salita come Daniel Martin, 4° e anche lui vincitore di una bella tappa.
Più indietro di condizione Vincenzo Nibali e Ilnur Zakarin,malissimo Warren Barguil, mentre dal fronte italiano buone risposte sono provenute da Gianni Moscon, che per un giorno ha indossato la maglia di leader della generale ed è stato super a cronometro, posizionandosi terzo nel cronoprologo inaugurale dando un grosso contributo al successo del Team Sky nella cronosquadre.
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La marcia di avvicinamento al Tour de France: Giro di Slovenia
La corsa slava è stata dominata dal beniamino di casa Primoz Roglic, che si candida ad outsider per il podio nella Grand Boucle.
Lo sloveno ha vinto due tappe(un arrivo in salita e una cronometro) e grazie alla sua polivalenza può essere un avversario ostico per i grandi.
Molto bene anche il 2° classificato dell’ultimo Tour de France Rigoberto Uran: il colombiano ha vinto una tappa e ha chiuso la corsa slovena in seconda posizione.
Così così la prestazione di Rafal Majka, che ha chiuso 6° nella generale.
Buone notizie provengono anche qui dagli italiani: Simone Consonni ha vinto un arrivo in volata, mentre Matteo Pelucchi e Niccolò Bonifazio hanno ottenuto buonissimi piazzamenti.
La marcia di avvicinamento al Tour de France: Tour de Suisse
La vittoria della generale è andata appannaggio di Richie Porte, che si candida ai favoriti per il Tour.
L’australiano in carriera è stato spesso sfortunato ma questa però potrebbe essere la volta buona: negli anni è migliorato moltissimo in salita, a cronometro è sempre stato uno specialista e ha una squadra che nella lunga cronosquadre della Grand Boucle gli può far guadagnare terreno sugli avversari.
In terza posizione si è classificato Nairo Quintana, vincitore anche di una bella tappa di montagna.
Per il colombiano, come sempre, i problemi verranno dalle cronometro data la statura minuta, anche perchè la sua squadra, la Movistar, non ha dei grandissimi cronoman e perciò difficilmente lo potrà aiutare in quella a squadre.
Maluccio anche il suo compagno di squadra Mikel Landa, che insieme a Valverde e al colombiano nella corsa francese formerà un tridente molto interessante per la classifica generale e per le salite.
Anche qui sono arrivate buone notizie dagli italiani: Diego Ulissi ha vinto una tappa ed è arrivato 9° nella generale.
Per quanto riguarda i velocisti buone performance da parte di Sagan e Demare, entrambi vincitori di una tappa, mentre sono rimasti in sordina Fernando Gaviria, il campione d’Europa Alexander Kristoff e il tedesco Andre Greipel.