Naspi precompilata 2018: importo aumentato e domanda. Le categorie.
Sul fronte disoccupazione ci sono due buone notizie. La prima riguarda la novità della Naspi precompilata 2018, ovvero un modello già compilato dell’Inps contenente tutte le informazioni necessarie e che sarà possibile scaricare nella propria area riservata sul sito dell’Istituto. La seconda riguarda invece gli importi dell’indennità di disoccupazione, che saranno più alti rispetto agli scorsi anni. Ma procediamo con ordine e andiamo a scoprire le ultime informazioni utili emerse sul fronte della Naspi 2018.
Naspi precompilata 2018: cos’è e come funziona
La Naspi precompilata 2018 è un modello già preordinato che l’Istituto previdenziale metterà a disposizione per certe categorie di lavoratori. Stiamo parlando di una misura attualmente a livello sperimentale; che seguirà un processo di evoluzione finalizzato a correggere eventuali errori e problematiche varie, prima di entrare, presumibilmente, a regime completo. Per i soggetti che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà e che individuerà tramite una consultazione sui propri archivi, l’Inps fornirà dunque un modello precompilato che sarà scaricabile dall’area MyInps e quindi dalla sezione I Tuoi Avvisi.
Il modello della Naspi precompilata 2018 sarà eseguibile da certe categorie di lavoratori. Vale a dire i lavoratori dipendenti del settore privato (compreso soci di cooperativa, apprendisti e personale artistico con rapporto di lavoro subordinato); nonché i dipendenti pubblici con contratto di lavoro a termine.
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Naspi 2018: importo aumentato
Come già anticipato, ci sono buone notizie anche sotto l’aspetto economico per chi percepisce l’indennità di disoccupazione Naspi nel 2018. Infatti, l’importo del sussidio è aumentato per la prima volta da quando la Naspi è stata introdotta, ovvero nel 2015. Non stiamo parlando di un aumento cospicuo, ma si parla comunque di un incremento interessante. Il cui importo dipenderà sempre dalla retribuzione media percepita dal lavoratore e dal numero delle settimane di contributi versati all’Inps. L’indennità di disoccupazione non potrà comunque superare in ogni caso l’importo di 1.314,30 euro mensili. Permane poi la riduzione mensile del 3% dell’importo spettante a partire dal quarto mese di percezione della Naspi.