Sondaggi politici Demos: i sindacati sotto accusa nel Nord Est
Sondaggi politici Demos: i sindacati sotto accusa nel Nord Est
Un sondaggio Ipsos pubblicato l’ottobre dello scorso anno sul Corriere della Sera, ha evidenziato il calo di fiducia degli italiani nei sindacati. Una discesa spiegata così da Luca Comodo, responsabile della divisione politico-sociale di Ipsos: “Le organizzazioni sindacali sono vittime di un fenomeno generale di sfiducia crescente bei partiti, nelle associazioni di categoria, nelle istituzioni. Stiamo assistendo ad un processo di disintermediazione generale che non risparmia nessuno”. Ma c’è di più.
Secondo un sondaggio condotto da Demos e pubblicato su Il Gazzettino, la disaffezione degli italiani verso i sindacati ha anche altre cause. Una buona parte degli intervistati nel Nord Est (40%) accusa le sigle di categoria di occuparsi troppo spesso delle tutele degli immigrati a discapito degli altri. Confrontando i dati del 2012 con quelli odierni, si può notare come la percezione della capacità di difesa dei lavori a tempo indeterminato sia calata nettamente. Nel 2012 era al 38%, sei anno dopo è al 22%. E non è l’unica.
Stando ai dati della rilevazione, i sindacati sembrerebbero aver perso efficacia anche nella tutela delle donne (dal 26% al 20%), dei giovani (dal 15% al 13%) e lavoratori atipici (dal 17% al 10%).
A credere di più nei sindacati, a sorpresa, sono gli under 25: il 58% pensa che difendano i lavoratori a tempo indeterminato, il 48% le donne, il 45% gli immigrati, il 35% i pensionati, il 21% i giovani e il 16% gli atipici.
Più perplesse le altre fasce d’età. Secondo le persone tra i 25 e i 34 anni, le categorie più tutelate dai sindacati sono gli immigrati e i giovani (entrambi 28%), mentre chi ha tra i 35 e i 54 anni guarda a immigrati (51-52%) e pensionati (23-24%). Gli immigrati vengono considerati maggiormente tutelati anche da adulti (38%) e anziani (30%).
Sondaggi politici Demos: nota metodologica
‘Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 30 marzo al 6 aprile aprile 2018. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1066 persone (rifiuti/sostituzioni: 7999), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.00% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell’indagine CATI-CAMI-CAWI.