Domenico Diele condannato per l’omicidio di Ilaria Dilillo
Il 23 giugno 2017, l‘attore romano Domenico Diele investì la 48enne salernitana, Ilaria Dilillo, che morì sul colpo. Diele, giudicato con rito abbreviato come richiesto dai suoi avvocati nell’udienza del 20 febbraio, è stato condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione, per omicidio stradale. L’attore, di 32 anni, travolse la donna in scooter mentre viaggiava lungo la Salerno-Reggio Calabria a bordo della sua Audi A2, nei pressi dello svincolo Montecorvino Pugliano.
L’avvocato della famiglia Dilillo ha commentato ai microfoni de La Stampa la sentenza: “Oggi possiamo dire che, a distanza di un anno, abbiamo la sentenza di primo grado. Quindi per una famiglia significa avere fiducia nella giustizia”.
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Domenico Diele positivo a oppiacei e hashish
Dagli accertamenti seguiti all’incidente, Domenico Diele era risultato positivo a oppiacei e hashish. Inoltre l’uomo non avrebbe potuto guidare perché, sempre a causa della sua dipendenza da sostanze stupefacenti, gli era stata sospesa la patente.
Diele si è sempre dichiarato colpevole dell’accaduto, ma raccontando di essersi distratto con il cellulare. “Io non sono uno che prima si è drogato e poi si è messo a guidare come un pazzo finendo per provocare una tragedia.” “Sono dipendente da eroina, questo sì, ma la droga non c’entra con l’incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c’è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi”. “Non me ne sono nemmeno reso conto subito di quello che era successo. Solo quando sono sceso dall’auto ho visto e ho capito”.
Per l’omicidio di Ilaria Dilillo, condanna a 7 anni di carcere
Prima della condanna di primo grado, Diele aveva trascorso 12 giorni nel carcere di Salerno per poi essere trasferito nell’abitazione della nonna a Roma con obbligo di braccialetto elettronico.
Una delle preoccupazioni principali di Domenico Diele era il ritorno d’immagine della vicenda. Egli si dichiarava preoccupato per la distruzione della sua carriera nella recitazione. Il 32enne aveva partecipato a serie televisive di successo come “Non Uccidere” e “1993“; ma anche in produzioni cinematografiche quali ACAB, o “Mia madre, Io e lei”. Nei giorni precedenti all’incidente stava girando le riprese di Una vita spericolata, del regista Marco Ponti.
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