Pensioni novità 2019: assegni più bassi, i nuovi coefficienti in vigore
Le pensioni degli italiani continuano a tenere banco nella discussione dell’opinione pubblica e nell’avvio del nuovo esecutivo Conte. M5S e Lega, forze politiche al Governo, hanno promesso in campagna elettorale di abolire la Legge Fornero. La volontà è confermata ma oggi si trovano a dover misurare i loro programmi con la tenuta dei conti pubblici. E cosi il superamento della Fornero non potrà essere immediato. Come se non bastasse si aggiungono gli effetti della riforma come ad esempio l’entrata in vigore della revisione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo. Di che si tratta? Del calcolo della pensione per coloro che ne faranno richiesta nel 2019, 2020 e 2021.
Pensioni novità 2019, trasformazione montante contributivo
Per cui con le nuove percentuali fissate dalla legge l’effetto pratico sarà di una diminuzione degli importi degli assegni. Le percentuali servono infatti a trasformare il montante contributivo in importo pensionistico. Al calcolo della pensione nel sistema contributivo si arriva tramite moltiplicazione del montante per la percentuale del coefficiente di trasformazione. Perciò con percentuali più basse inevitabilmente scenderanno gli importi della pensione. L’effetto riguarderà sia coloro che accedono alla pensione col sistema contributivo, che coloro che accedono alla pensione col sistema misto o retributivo.
Pensioni novità 2019, nuovi coefficienti
L’anno prossimo ad esempio una persona di 60 anni avrà un coefficiente del 4,532%, mentre a 67 anni si arriva al 5,604%. Su un montante di 100.000 euro quindi a 60 anni produrrà una quota di pensione contributiva pari a 348 euro lordi mensili, mentre a 67 anni 431 euro mensili. Il meccanismo si riferisce solo alla parte contributiva della pensione. Per chi aveva 18 anni di contributi versati alla fine del 1995, la quota contributiva riguarda gli anni lavorati dal 2012, mentre per gli altri si applica agli anni di contributi dal 1996 in poi. L’aggiornamento dei coefficienti si rende necessario per affrontare l’incremento dei requisiti anagrafici per andare in pensione. Dunque sono sono una conseguenza dell’aumento della speranza di vita.
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Pensioni novità 2019, quarta revisione dal 2009
In assoluto, come sottolineato da Italia Oggi si tratta della quarta revisione dal 2009 ad oggi. Ogni revisione ha comportato sempre effetti negativi sulle pensioni dei lavoratori. Dal 2009 al 2018 si calcola una riduzione media complessiva pari all’11%.