NoiPa stipendio giugno: emissione supplenti a breve e c’è la condanna

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NoiPa stipendio giugno: emissione supplenti a breve e c’è la condanna.

Ultime notizie ufficiali da NoiPa sullo stipendio di giugno e sulle emissioni di questo mese. Novità anche per i supplenti brevi e saltuari della scuola, ancora in attesa degli arretrati. Nonostante NoiPa non si sbilanci, il Tribunale di Roma ha infatti deliberato come vi sia l’obbligo di pagare gli stipendi al personale con contratto a termine e saltuario, per dare una vita dignitosa a se stesso e alla propria famiglia. Ma andiamo con ordine e scopriamo tutte le ultime notizie a riguardo.

NoiPa stipendio giugno: le emissioni di questo mese

NoiPa ha comunicato ufficialmente le emissioni previste per il mese di giugno 2018. Riepiloghiamo dunque le date principali elencate dal portale.

Dopo l’emissione urgente avvenuta martedì 13 giugno, il prossimo appuntamento sarà per lunedì 18 giugno; giorno dell’emissione speciale riservata al personale Miur e ai volontari dei Vigili del Fuoco.

Assegni familiari 2018: modulo domanda in pdf.

NoiPa stipendio giugno: supplenti brevi, il punto della situazione

Ma qual è il punto della situazione sui supplenti? Questi ultimi sono ancora in attesa degli arretrati, mentre in molti aspettano da qualche mese ancora gli stipendi. Sulla prima questione NoiPa non ha fornito nuove informazioni. “L’accreditamento degli arretrati derivanti dall’applicazione del CCNL relativi al triennio 2016-2018 per il personale supplente breve e saltuario avverrà con apposita emissione in un momento successivo”. Promettendo nuovi aggiornamenti appena saranno rese disponibili le tempistiche di pagamento.

Per quanto riguarda gli stipendi ancora non accreditati, come riporta Orizzonte Scuola, il Tribunale di Roma – Sez. Lavoro si è espresso con un decreto di accoglimento relativo agli stipendi non pagati a un docente con supplenza breve all’8 giugno. Il sito cita la Costituzione Italiana, e in particolare l’articolo 36, che recita quanto segue. “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. E in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Inoltre viene ricordato che il DPCM del 31 agosto 2016, convertito in Legge 89/2016, stabilisce che il personale supplente breve e saltuario debba essere pagato entro 30 giorni dal periodo di riferimento.

Nel testo del Tribunale di Roma, si ritiene fondata la domanda di pagamento da parte di un docente difeso dagli avvocati Luca Petrella e Raffaelle Schipani. E quindi il Tribunale di Roma ingiunge il Miur a pagare la somma spettante al docente e le competenze legali.

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