Mondiali Russia 2018, focus Francia: immenso talento e forza fisica. Dopo la delusione del 2016, i Bleus volano in Russia in cerca di riscatto
Una delle nazionali favorite alla vittoria finale risponde senza dubbio al nome di Francia.
I transalpini sono infatti in cerca di riscatto dopo la grande occasione persa due anni fa all’Europeo ospitato in casa, in cui si dovettero arrendere di fronte ad un solidissimo Portogallo, vittorioso per 1-0 grazie alla rete dell’attaccante Eder ed alle prodezze del proprio portiere Rui Patricio.
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Mondiali Russia 2018, focus Francia: tanta qualità, oggi come allora
Oggi come allora, i Bleus possono schierare un undici decisamente competitivo, composto da giocatori dotati di grande fisicità nonché di una tecnica impressionante. Queste caratteristiche sono parte del DNA della formazione transalpina da almeno 20 anni a questa parte. Prima del 1998 infatti, anno della definitiva consacrazione nell’élite del calcio mondiale, i Bleus avevano raggiunto solamente un traguardo degno di nota: gli Europei del 1984. In questa edizione i transalpini vennero trascinati alla vittoria finale grazie alle grandi prodezze di Michel Platini, uno dei numeri 10 più forti della storia e giocatore simbolo della Juventus di allora.
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Dicevamo del 1998, anno in cui la Francia padrona di casa vinse la sua prima Coppa del Mondo, al termine di una cavalcata spettacolare che vide i transalpini avere la meglio, in successione, su Paraguay, Italia, Croazia e Brasile in finale, battuto per 3-0 grazie alla doppietta di testa firmata da Zinedine Zidane e al sigillo finale di Petit. Fu una Coppa del Mondo decisamente ricca di spunti e che vide lo svolgimento di gare entusiasmanti, vinta dai francesi grazie ad una notevole ossatura di squadra ed all’apporto non indifferente del proprio pubblico.
Due anni dopo, ahinoi, i francesi avrebbero conquistato un altro titolo internazionale proprio a spese degli Azzurri. La finale dell’Europeo del 2000 fu infatti vinta dai Bleus al termine di un incontro che vide per larghi tratti in vantaggio gli uomini di Zoff, trafitti però nei minuti di recupero da una rete di Wiltord. Rete che prolungò il match sino ai tempi supplementari, poi risolti da un potente tiro dal centro dell’area di David Trezeguet, il quale grazie alla propria zampata vincente firmò il golden gol che riportò nuovamente in paradiso i galletti.
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Mondiali Russia 2018, focus Francia: Trezeguet, croce e delizia degli azzurri
Ironia della sorte, fu proprio David Trezeguet, il nostro giustiziere ad Euro 2000, colui che indirettamente ci regalò una gioia immensa 6 anni dopo. Nella storica finale di Berlino, fu infatti l’unico francese a steccare il proprio penalty, consentendo quindi agli Azzurri di Lippi di portarsi in vantaggio e di concludere vittoriosamente la lotteria dei rigori, grazie all’ultimo tiro realizzato dall’uomo simbolo di quei Mondiali, il terzino Fabio Grosso. E’ anche per via di questi strani incroci che il fato ci riserva che il calcio viene considerato, a ragione, lo sport più bello del mondo.
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Da quella finale sono ormai passati quasi 12 anni e, dopo un periodo fatto più di bassi che di alti, la nazionale francese sembra finalmente tornata ad essere tra le più competitive del mondo. In Russia si giocherà agevolmente il passaggio del turno nel gruppo C, raggruppamento in cui è stata inserita assieme a Perù, Danimarca e Australia.
Davanti al capitano Lloris vi sarà una difesa di tutto rispetto, che può contare sia sulla solida coppia di centrali Varane-Umtiti che su laterali di ottimo livello, come Sidibé del Monaco e Mendy del Manchester City.
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La vera forza dei Bleus risiede però a centrocampo, reparto che unisce muscoli, corsa e tanta qualità. Oltre a Pogba e Matuidi, passato e presente della Juve, mister Didier Deschamps potrà anche puntare sull’interdizione di Kanté e sui pericolosi inserimenti di Tolisso. Il reparto avanzato è un altro straordinario concentrato di qualità, potendo puntare su giocatori del calibro di Mbappé, Dembelé e soprattutto Antoine Griezmann, la stella più luminosa dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone, al centro tra l’altro di innumerevoli sirene di mercato.
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Le premesse per arrivare fino in fondo ci sono tutte, la voglia di riscatto dopo anni di delusioni anche. Ora toccherà a Deschamps il compito di far funzionare questo strabiliante giocattolo nel miglior modo possibile. Con l’ingombrante ombra di Zidane, dimessosi dal Real Madrid, alle porte, l’obiettivo per l’ex tecnico della Juventus è uno solo: vincere. 20 anni dopo Francia 98, da capitano di allora a CT di oggi, per entrare ufficialmente nell’Olimpo del calcio francese.