Giudizio immediato per l’ex Ministro dell’Interno Claudio Scajola, Chiara Rizzo e Martino Politi. E’ questa la richiesta della Dda di Reggio Calabria per i tre imputati, accusati di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, l’ex deputato di Forza Italia condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, ora a Dubai. tre respingono tutte le accuse. Secondo le fonti, la Dda ha deciso di non contestare l’aggravante prevista dall’art. 7 del codice penale, ovvero di aver agevolato la ‘ndrangheta. La prossima udienza sara’ il primo Ottobre.
L’accusa nei confronti di Scajola è quella di aver tentato di favorire il trasferimento di Amedeo Matacena dagli Emirati Arabi a Beirut, in Libano, considerato un paese piu’ restrittivo per le procedure di estradizione. Chiara Rizzo e Martino Politi, factotum dell’ex deputato forzista, sono accusati di aver cercato di sottrarre ai sequestri giudiziari il capitale di Matacena. Tra gli indagati compare lo stesso Matacena, che ha inoltre ottenuto una riduzione della condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa da5 a 3 anni da parte della Corte di Cassazione.
Oltre ai quattro, inchiesta vede il coinvolgimento di Raffaella de Carolis, madre di Matacena, Grazia Fiordalisi, segretaria dell’ex deputato, Roberta Sacco, segretaria di Scajola e Antonio Chillemi, ad della holding della famiglia Matacena. Le loro posizioni, sempre secondo le fonti, sarebbero state stralciate. Sono previsti 5 giorni per l’eventuale convalida della richiesta della Dda da parte del gup di Reggio Calabria, Barbara Bennato.