Premio Strega 2018: candidati e finalisti, le ultime indiscrezioni
Stasera la finale del Premio Strega 2018
Ecco, finalmente, i nomi della cinquina che concorre per il premio letterario più prestigioso d’Italia, promosso annualmente dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci a Roma: il Premio Strega, quest’anno, è giunto alla sua 71esima edizione. Vediamo chi sono stati i favoriti e i finalisti di quest’anno.
Premio Strega 2018: i risultati delle due votazioni
I momenti selettivi sono scanditi da due votazioni, di cui la prima è avvenuta il 13 giugno e ha determinato la rosa dei 5 canditati. La seconda votazione degli Amici della domenica, come sono chiamati i membri della giuria,avverrà giovedì 5 luglio e decreterà il nome del vincitore. Nuova iniziativa di fresca introduzione: gli Amici della domenica hanno avuto maggior autonomia nella segnalazione al Comitato dei nomi meritevoli di concorrere. L’indicazione dell’Opera ritenuta all’altezza del Premio non deve essere, come negli scorsi anni, condivisa da un altro giurato. Fisso invece il numero massimo di semifinalisti che, sulla base della decisione del Comitato Direttivo, potranno avere accesso alle selezioni finali: dodici. Ecco dunque la lista dei canditati e le rispettive opere in concorso:
–Helena Janeczek(La ragazza con la Leica, Guanda)
–Marco Balzano (Resto qui, Einaudi)
–Sandra Petrignani (La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Neri Pozza);
–Lia Levi (Questa sera è già domani);
–Carlo D’Amicis (Il gioco, Mondadori);
–Francesca Melandri (Sangue giusto, Rizzoli);
–Yari Selvetella (Le stanze dell’addio, Bompiani);
–Carlo Carabba (Come un giovane uomo, Marsilio);
–Elvis Malaj (Dal tuo terrazzo si vede casa mia, Racconti Edizioni);
–Angela Nanetti (Il figlio prediletto, Neri Pozza);
–Silvia Ferreri (La madre di Eva, NEO Edizioni);
–Andrea Pomella (Anni luce, ADD Editore);
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Premio Strega: l’opera in testa alla classifica
La cinquina vincente vede tenere campo Helena Janeczek, classe 1964, di origini tedesche e naturalizzata italiana. La ragazza con la Leica, sulla storia d’amore tra Robert Capa e Gerda Taro, entrambi fotografi in prima linea nei conflitti bellici, ha ottenuto ben 256 voti. La Janeczek ha deciso di puntare su una storia forte e impregnata di coraggio e passione: l’impegno di Gerda Taro e l’amore del suo mestiere era forte al punto che, agonizzante per il grave incidente di cui era stata vittima, aveva ancora la forza di chiedere se si fossero rotte le sue macchine fotografiche. Il sodalizio professionale ha unito Gerda Taro a Robert Capa e l’autrice non ha potuto fare scelta migliore nel narrare questi protagonisti troppo spesso dimenticati dai libri di storia.