Reddito di cittadinanza, ultime notizie: Di Maio allontana il sussidio

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Reddito di cittadinanza, ultime notizie: Di Maio allontana il sussidio.

Ai microfoni di Rtl 102.5, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio è tornato a parlare di reddito di cittadinanza. Nonché di alcune tra le priorità governative basate sul programma sottoscritto a maggio e sulle intenzioni degli elettori. Il primo decreto si farà? Si chiamerà “decreto dignità” e comprende 4 misure importanti. E per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, quali saranno le tempistiche? Di Maio parla di 2019, specificando che si tratta solo di un auspicio.

Reddito di cittadinanza e non solo: parla Di Maio

Imprese e lavoro: il vicepremier pentastellato, da neoministro del comparto, non può non parlare di temi delicati. Come il rapporto tra imprese e lavoratori e le tutele per entrambi. Dopo l’incontro con i riders, c’è l’intenzione di dialogare con le imprese per salvaguardare i rider e migliorare le loro condizioni economiche e professionali. Tant’è che tra le misure presenti nel programma di governo c’è anche l’introduzione del salario minimo orario.

Il primo decreto che si farà sarà però il cosiddetto decreto dignità. “Conterrà 4 norme. La prima sarà per le imprese ed eliminerà scartoffie, redditometro, spesometro; poi toccherà alla delocalizzazione delle imprese, non può funzionare che vai all’estero se prendi i soldi dall’Italia. Il terzo punto sarà la lotta alla precarietà. Infine, il quarto punto sarà il contrasto al gioco d’azzardo.

Reddito di cittadinanza: quando entrerà in vigore?

Il reddito di cittadinanza è una priorità del governo? Sì, ma probabilmente, stando anche ai recenti sondaggi, di un tenore inferiore rispetto alla controriforma delle pensioni. Di reddito di cittadinanza, comunque, se ne parlerà dal 2019. “Me lo auguro”, ha dichiarato Di Maio. “Ci sto lavorando dalla mattina alla sera da lunedì scorso”. Ma perché se lo augura? Perché Di Maio spera invece di fornire certezze a riguardo? “Sto prendendo confidenza con la macchina dei ministeri; devo ammettere che ho trovato personale molto motivato. Spero di non trovare intoppi”.

C’è poi da precisare che il reddito di cittadinanza sarà anticipata da un’altra misura su cui sarà effettuato un ingente investimento. 2 miliardi di euro per la riforma dei centri per l’impiego; questi ultimi saranno parte integrante della soluzione proposta dal reddito di cittadinanza, che oltre a essere un sostegno economico per i soggetti in difficoltà, servirà anche a rientrare nel mondo del lavoro.

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