Partita Iva 2018: contributi e imponibile, come calcolare. Circolare Inps pdf
Partita Iva 2018: contributi e imponibile, come calcolare. Circolare Inps pdf.
Ultime notizie sulla partita Iva 2018 e sul calcolo dei contributi nella circolare Inps n. 82 del 14 giugno 2018. La nota ha come oggetto le istruzioni per la compilazione del Quadro RR del modello Redditi 2018. A cui devono attenersi i soggetti iscritti alle Gestioni previdenziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali; nonché i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata. Per consultare la relativa circolare Inps integrale, è possibile selezionare il pdf scaricabile e stampabile.
Partita Iva 2018: compilazione del Quadro RR, a chi spetta
Nella circolare si specifica che la compilazione del Quadro RR del Modello Redditi 2017 spetta ai soggetti iscritti alle Gestioni dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali e terziario; quindi dai lavoratori autonomi che determinano il reddito di arte e professione e iscritti alla Gestione Separata.
Partita Iva 2018: contributi previdenziali artigiani e commercianti
I titolari di imprese artigiane e commerciali e i soci titolari di una propria posizione assicurativa che sono tenuti al versamento dei contributi previdenziali sono chiamati a compilare la Sezione I del Quadro RR del modello Redditi PF 2018. Per versamento dei contributi previdenziali si intende sia quelli effettuati per se stessi, sia per chi presta attività lavorativa nell’impresa.
In caso di debiti a titolo di contributi dovuti sul minimale di reddito, per regolarizzare la propria posizione tramite modello F24, il soggetto dovrà riportare la codeline relativa; questa deve essere rideterminata secondo i criteri esposti al punto Compensazione. Nell’eventualità in cui l’importo che va corrisposto abbia come riferimento più di una rata, alla voce del numero rata bisognerà indicare 0.
Contributi previdenziali artigiani e commercianti: il reddito imponibile
Relativamente al reddito imponibile, deve essere considerato il totale dei redditi d’impresa conseguiti nel 2017; “al netto delle eventuali perdite dei periodi d’imposta precedenti, scomputate dal reddito dell’anno”. Per i soci di Srl la base imponibile include la parte del reddito d’impresa della Srl stessa che corrisponde alla quota di partecipazione agli utili e alla quota di reddito attribuita.
L’Istituto cita anche gli elementi che formano la base imponibile per il calcolo della contribuzione dovuta; dichiarati eventualmente nei quadri RF (impresa in contabilità ordinaria); RG (impresa in regime di contabilità semplificata); RH (redditi di partecipazione in società di persone e assimilate). RF63 – (RF98 + RF100, col.1) + [RG31 – (RG33+RG35, col.1)] + [somma algebrica (colonne 4 da RH1 a RH4 con codice 1, 3 e 6 indicato in colonna 2 e colonne 4 da RH6 a RH6) – RH12] + RS37 colonna 15.
I redditi devono essere integrati con quelli eventuali che derivano dalla partecipazione a Srl e denuncianti con il modello Redditi SC. Il reddito d’impresa del titolare dovrà essere diminuito del reddito dei coadiutori o coadiuvanti. Per chi ha aderito al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, l’Inps spiega il metodo di calcolo per la base imponibile. Per Impresa o Impresa familiare il reddito di riferimento risulta quello indicato nel Quadro LM, Sez. I, rigo LM6 (reddito lordo o perdita) meno LM9 (perdite pregresse).
Calcolo contributi e imponibile
Il metodo di calcolo per chi ha aderito al regime contributivo è il seguente. Somma dell’importo indicato nella colonna 1 del rigo LM34, meno le perdite pregresse relative ai redditi che sono parte dell’importo indicato nella colonna 1 del rigo LM37, indicati nel Quadro LM, sez. II.
Infine si sottolinea che “la base imponibile per il calcolo della contribuzione dovuta agli iscritti alla Gestione degli artigiani e degli esercenti attività commerciali è data dalla somma dei redditi d’impresa denunciati ai fini Irpef; oltre a eventuali redditi d’impresa denunciati dalla Srl. Qualora siano compilati più quadri riservati alla dichiarazione di redditi d’impresa, deve essere effettuata la somma degli importi riportati nei righi sopra indicati”.
Partita Iva 2018: Gestione Separata, reddito imponibile
Il versamento dei contributivi previdenziali alla Gestione separata spetta solo ed esclusivamente a chi vi è iscritto. Per quanto riguarda le istruzioni di compilazione, il metodo di calcolo per i liberi professionisti deve essere considerarsi nel seguente modo. La base imponibile su cui calcolare la contribuzione dovuta è rappresentata dalla totalità dei redditi prodotti quale reddito di lavoro autonomo dichiarato ai fini Irpef; va incluso anche quello prodotto in forma associata e/o quello prodotto in regime forfettario per chi esercita attività di impresa arti o professioni. Quindi si precisa che il contributo dovuto dovrà essere calcolato sui redditi prodotti. La compilazione riguarderà i seguenti Quadri e Righi.
- Quadro RE: rigo RE 23 o RE 25 (se presenti perdite al rigo 24);
- Quadro RL;
- Sezione III: rigo RL 26, colonna 2 (se in colonna 1 è indicato il codice 2);
- Quadro RH: rigo RH15 o RH17; rigo RH18 colonna 1 solo se la società semplice genera reddito da lavoro autonomo;
- Quadro LM: Sez. I (flag casella Autonomo, rigo LM6); Sez. II: (flag casella Autonomo, rigo LM34 meno importo rigo LM37.
Infine la somma algebrica dei redditi evidenziati nei quadri sopraccitati dovrà essere riportata nel rigo RR5, colonna 1, contraddistinta dal codice 1.
Partita Iva 2018: Gestione separata, calcolo acconto anno di imposta 2018
Per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata, a partire dal 2017 l’aliquota contributiva è stabilita in misura pari al 25%. Di conseguenza il contributo dovuto in acconto per l’anno d’imposta 2018 dai professionisti è calcolato sulla base imponibile applicando l’aliquota del 25,72%.
Sospensione versamenti contributivi: in quali casi
L’Inps informa che in caso di malattia o infortunio grave che abbia impedito di svolgere l’attività lavorativa per oltre 60 giorni, il contribuente può sospendere il versamento contributivo. L’Istituto ha informato che la sospensione “interessa sia il saldo sia gli acconti dovuti nel periodo dell’evento”. Quindi gli importi sospesi andranno indicati nel rigo RR5, colonna 17; e “non possono superar l’importo del contributo dovuto indicato nella colonna 15”.
Partita Iva 2018: Termini e modalità di versamento
I contributi dovuti dovranno essere versati alle scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi. Per quanto riguarda l’anno corrente entro il 2 luglio 2018 e il 20 agosto 2018, ovvero la date per i versamenti a saldo per anno di imposta 2017 e primo acconto per l’anno 2018); infine, entro il 30 novembre 2018 è previsto il versamento del secondo acconto 2018. Si informa che i contribuenti dovranno applicare sempre la maggiorazione dello 0,40% sulle somme spettanti a titolo di interesse corrispettivo. La somma di quest’ultimo deve essere versata separatamente dai contributi, utilizzando le seguenti casuali contributo.
- API (artigiani) e codeline Inps usata per versamento relativo contributo;
- CPI (commercianti) e codeline Inps usata per versamento relativo contributo;
- DPPI (liberi professionisti).