Cassa depositi e prestiti: buoni fruttiferi e libretti postali, mosse M5S-Lega.
Il tema più urgente sul tavolo del governo giallo-verde riguarda il rinnovo dei vertici della Cassa Depositi e Prestiti. Ancor prima delle nomine Rai. Questa sarà dunque una settimana decisiva, perché verso il weekend il ministero del Tesoro e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa saranno chiamate a depositare la lista dei nomi. I tempi sono stretti, nonostante il rinvio dell’assemblea degli azionisti a fine giugno. Inizialmente quest’ultima era prevista per mercoledì 20 e giovedì 28 giugno; ma poi è stata procrastinata a giovedì 28 e venerdì 29 giugno. Pertanto, entro la fine della settimana Tesoro e Acri dovranno depositare la lista dei nomi scelti.
Cassa depositi e prestiti: Guzzetti, “Sì alla lista unica”
L’impressione generale è che non sarà una passeggiata. Da un lato la volontà originaria del governo di trasformare la Cdp in una banca pubblica degli investimenti; dall’altra l’altolà della stessa Cassa che ha ribadito come un 16% del capitale sia in mano alle Fondazioni. Attualmente c’è incertezza anche sulla lista unica di nomi. Una lista singola è quanto auspica Giuseppe Guzzetti, presidente delle Fondazioni bancarie. “Non c’è motivo per non continuare a presentare una lista unica. Il Ministero dell’Economia indicherà i suoi 6 consiglieri, amministratore delegato compreso. E noi indicheremo i nostri 3 nomi, presidente compreso”.
Guzzetti si era soffermato anche sull’obiettivo politico di ristrutturare l’architettura della Cdp. “Se non si mette a rischio il risparmio degli italiani noi ci saremo. Tuttavia, qualora si dovesse superare il limite, ci opporremo con tutte le nostre forze. Gli enti hanno collaborato con tutte le maggioranze e continueranno a farlo. Noi non siamo l’opposizione in Parlamento”. Va ricordato che la Cassa depositi prestiti gestisce in tutto 321 miliardi di euro suddivisi tra libretti postali e buoni fruttiferi postali (questi ultimi, la maggioranza); di cui sono titolari ben 26 milioni di risparmiatori.
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Cassa depositi e prestiti: rinnovo vertici, il totonomine
Da quello governativo a quello della Cassa depositi e prestiti. Ecco il totonomine, con i suoi favoriti. Il presidente Claudio Costamagna e l’amministratore delegato Fabio Galla hanno infatti già reso nota la loro indisponibilità per un secondo mandato. Tra i favoriti per il ruolo di ad spicca l’ex Goldman Sachs ed ex Mps, Massimo Tononi; il nome che circola per l’ad è quello di Dario Scannapieco, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti. Sarebbe questo il nome caldeggiato dalle Fondazioni; ma differente il parere politico. Dalla Lega spingono Massimo Sarmi, con un’esperienza di ad già nelle Poste. Il Movimento 5 Stelle invece preferirebbe puntare su Fabrizio Palermo, che a oggi è il direttore finanziario della Cdp.