Governo ultime notizie: Di Maio contro censimento Rom, Salvini frena

Pubblicato il 19 Giugno 2018 alle 13:55 Autore: Guglielmo Sano
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Governo ultime notizie: Di Maio contro censimento Rom, Salvini frena

Il ministro dell’Interno Salvini ha proposto una sorta di “censimento” dei rom; la polemica non ha tardato a esplodere. Dal Viminale poi è arrivata una (parziale: visto che sulla frase “quelli italiani ce li dobbiamo tenere” non si ha notizia di smentite) frenata sui toni, oltre a una serie di precisazioni nel merito; ormai era troppo tardi.

Tutto è cominciato con un intervento a TeleLombardia nel corso del quale il capo del Carroccio ha cercato di rispondere alle preoccupazioni di alcune associazioni di quartiere della Capitale; sul quotidiano Il Tempo gli avevano chiesto aiuto per fronteggiare una situazione definita, in pratica, “fuori controllo”.

Quindi, Salvini ha ricordato un’iniziativa risalente al 2008 – appunto, un censimento della popolazione di etnia rom residente in Italia – promossa dall’allora titolare dell’Interno Roberto Maroni. Quest’ultimo, via decreto, voleva imporre identificazione, segnalazione e raccolta delle impronte digitali. Incassate le critiche di Ue e Onu, il tentativo si concluse con un nulla di fatto dopo il pronunciamento del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato. Per chi era stato già “schedato” venne stabilito un risarcimento di 18mila euro.

Governo ultime notizie: Di Maio contro censimento Rom, Salvini frena

Salvini poi ha ribadito che per “censimento” intendeva più che altro una “fotografia”, una “ricognizione” sui campi rom in Italia. Insomma, “non si vogliono prendere le impronte digitali di nessuno” ma tutelare i bambini che “si preferisce introdurre alla delinquenza piuttosto che mandare a scuola”. A questo punto, è arrivato il commento di Di Maio che ha cercato di stemperare i toni; il leader pentastellato ha sottolineato la retromarcia di Salvini su qualsiasi ipotesi di schedatura su base etnica; nel frattempo, “ha esagerato” sarebbe stato il commento di Conte.

Tuttavia, incalzato dalla critiche da sinistra, Salvini ha sfoderato la sua tradizionale strategia di “contrattacco”; dunque, con un post su Facebook è tornato a parlare di come quella di fare un “censimento” sia tutt’altro che una sua idea esclusiva. Di fatti, a Milano nel 2012, sindaco Pisapia, gli assessori Majorino e Granelli promossero un’iniziativa molto simile, all’interno di un piano anti-degrado, a quella che adesso scatena lo scontro politico-sociale. Tra gli obiettivi , appunto, un “censimento non meramente numerico –  cioè, “quanti sono”, come ha fatto, per esempio la Regione Emilia-Romagna nel 2014 – ma anche storico e qualitativo”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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