Sondaggi elettorali Ixè: Lega, Salvini e centrodestra volano
Sondaggi elettorali Ixè: Lega, Salvini e centrodestra volano
La Lega, trascinata dalla crescita del consenso nei confronti del proprio leader Matteo Salvini, è ormai ad un passo dal Movimento 5 Stelle. A dirlo è l’ultimo dei sondaggi elettorali condotti da Ixè per il quotidiano Huffington Post.
Sondaggi elettorali Ixè: Lega pronta a sorpassare il Movimento 5 Stelle, risale il PD
Secondo gli ultimi dati raccolti dall’istituto, il Carroccio schizza al 28%, crescendo di 6 punti rispetto al mese scorso ed addirittura di 11 rispetto al voto del 4 marzo. Ed ora il distacco dal Movimento 5 Stelle è ridotto ad appena mezzo punto. Con i pentastellati che pagano un atteggiamento governativo ritenuto evidentemente eccessivamente a rimorchio del Carroccio, cedendo ben 3 punti in un mese.
L’effetto traino della Lega sull’intero centrodestra sembra piuttosto evidente. Il quartetto di centrodestra presentatosi compatto alle scorse elezioni oggi raccoglierebbe il 42%, oltre 3 punti in più rispetto a maggio e 5 rispetto al voto di marzo. Questo perché, nonostante il boom della Lega e la tenuta di Fratelli d’Italia – stabile poco sopra il 4% – va segnalato il sensibile calo di Forza Italia, che cede quasi 3 punti e scende sotto al 10%, dopo aver tenuto botta nella lunga fase di trattative per la creazione del nuovo governo.
Questo primo mese di opposizione sembra aver fatto bene al centrosinistra, in crescita di 2 punti. A migliorare il proprio dato sono sia il PD che l’alleato minoritario Bonino, che risale al 2%. L’incremento dem è di quasi 2 punti rispetto a maggio. Il partito ora è dato addirittura un punto sopra al consenso registrato alle ultime elezioni, sfiorando il 20%. Di tenore opposto le variazioni relative all’area a sinistra del PD, con Liberi e Uguali e Potere al Popolo entrambi in calo rispetto a maggio.
Sondaggi elettorali Ixè: boom di consenso per Salvini
Il dato della Lega va di pari passo con il consenso registrato personalmente da Matteo Salvini. Il leader del Carroccio registra un 46% di fiducia secondo solo rispetto al dato del presidente del consiglio Giuseppe Conte, dato al 53%. Cresce anche Luigi Di Maio, Evidente è l’attuale gap di consenso tra Salvini e Luigi Di Maio, con il leader pentastellato che cresce ma accusa 10 punti di distacco. Ancora peggio va però all’attuale e all’ex segretario del PD – ovvero Maurizio Martina e Matteo Renzi – dati tra il 18 ed il 24% di fiducia, mentre Gentiloni sebbene in fisiologico calo dopo l’avvicendamento a Palazzo Chigi, continua a sfruttare l’onda lunga del consenso da premier uscente, piazzandosi tra Salvini e Di Maio.
Sondaggi elettorali Ixè: ottimismo per un governo di medio termine
Buon livello di consenso registra anche il nuovo esecutivo, con una fiducia del 59%. Un dato fisiologicamente molto più alto rispetto al 35% dell’esecutivo Gentiloni alle battute finali. Interessante è però l’analisi del consenso per affiliazione politica. Non sorprende l’ampio consenso – oltre 80% – del governo Conte tra gli elettori di Lega e M5S. Rilevante è invece il 61% dei simpatizzanti di Forza Italia. Un dato persino superiore rispetto al 57% dei supporter di FDI, nonostante quest’ultima sia ritenuta più vicina al governo in virtù della diversa posizione (astensione FDI vs voto contrario FI) mostrata durante il voto di fiducia all’esecutivo. Interessante è anche il dato relativo all’elettorato del PD. Un elettore dem su 4 ha fiducia nel nuovo governo. Dato decisamente superiore rispetto alla totale sfiducia dell’elettorato LeU.
Questa luna di miele quanto può durare? Un terzo dell’elettorato pensa che quello guidato da Conte possa essere un governo di legislatura, in grado quindi di arrivare sino a scadenza naturale nel 2023. Il dato maggiore – di poco inferiore al 50%, quindi moderato ottimismo – si riscontra ovviamente tra gli elettori pentastellati e leghisti, oltre che tra i supporter forzisti.
Un elettore su 4 – con punte del 39% tra i supporter di FDI – pensa invece che l’esecutivo possa durare non più di qualche anno. Solo 7 italiani su 100 pensano invece che la crisi sia imminente. Quasi 4 elettori PD su 10 credono invece che il governo possa andare poco oltre, fermandosi non oltre il 2019.
