“Ci aspetta una tempesta perfetta in autunno. Le previsioni variano da una manovra ottimistica di 24 miliardi a una catastrofica di 40 miliardi. Dove troverà i soldi Renzie? Nelle nostre tasche”. È quanto si legge in un post sul blog di Beppe Grillo. Oltre all’articolo anche il lancio di un sondaggio online: ‘Dove troverà i soldi Renzie?’. Le possibilità proposte sono la patrimoniale secca, il prelievo forzoso dai conti correnti e depositi o la trattenuta alla fonte di una percentuale sulle pensioni. Il sondaggio non esclude nemmeno il prelievo forzoso sui conti correnti postali o il posticipo del rimborso dei titoli di Stato italiani. Fra le ipotesi anche il taglio degli stipendi degli impiegati statali e l’aumento dell’età pensionistica.
“Renzi – si legge sul blog – ancora stenta a togliersi il suo giubbottino di pelle di ottimismo. Ma la tempesta dei conti è già all’orizzonte e nel governo hanno capito che un look sbarazzino alla Fonzie non sarà sufficiente per ripararsi dal diluvio”. “Il premier – continua l’articolo – ha bisogno, nel 2015, di almeno 10 miliardi per rendere strutturale la promessa elettorale degli 80 euro. Poi gliene servono altri 4-5 per dare seguito alla parola data: allargare il bonus a incapienti, pensionati, famiglie numerose e non si sa chi altri. E ci vorranno 3-4 miliardi per le spese cosiddette incomprimibili, dalla cassa integrazione in deroga”. “Infine ci sono le tagliole disseminate qui e lì dai governi precedenti, come gli oltre 4 miliardi di clausole di salvaguardia (che spostano le fregature da oggi a domani) contenute nella legge di stabilità di Enrico Letta, amara eredità che il M5S ha più volte denunciato”, conclude il post.
In un altro post pubblicato sul blog di Grillo viene smentita l’ipotesi di un “rompete le righe” dei parlamentari Cinque Stelle qualora le riforme renziane dovessero andare avanti senza modifiche. “I parlamentari non si dimetteranno, ma, anzi, quando riterranno necessaria la loro presenza entreranno in aula per votare e per difendere le istituzioni. Qualcuno ha usato la parola Aventino, ma l’Aventino del M5S sono i cittadini, non l’isolamento su un colle. L’Aventino lo hanno già fatto i partiti che con i cittadini non hanno più nulla a che fare. Arrivederci in piazza!”.
Redazione