Sondaggi elettorali Ipsos: la scalata della Lega di Salvini
Sono bastati tre mesi alla Lega per mettere la freccia ed effettuare il sorpasso ai danni del Movimento 5 Stelle. Lo evidenzia Ipsos in un grafico pubblicato sul Corriere della Sera e che riportiamo qui sotto. La scalata del Carroccio al primo posto è partita dal 4 marzo quando il gradimento segnava 17,4%. I due mesi di trattative per arrivare alla formazione di un governo hanno logorato i pentastellati che hanno visto il loro consenso erodersi piano piano. Poi una volta nato l’esecutivo giallo verde, la bilancia delle preferenze ha cominciato a pendere verso la Lega.
Fautore del salto in avanti del Carroccio è stato soprattutto Matteo Salvini. Nelle vesti di ministro dell’Interno ha cavalcato da subito il tema dell’immigrazione clandestina, molto sentito in Italia. Le sue dichiarazioni ad effetto, la gestione del caso Aquarius ma anche il censimento dei rom (gradito, secondo un sondaggio Noto, dalla maggioranza degli italiani) hanno messo benzina nel motore del partito che fu di Bossi e che oggi guarda tutti dall’alto. Il partito leghista, sempre più a immagine e somiglianza del suo leader, ora raccoglie il 30,1% dei consensi contro il 29,9% del Movimento 5 Stelle.
Gli analisti lo chiamano naturalmente “effetto S” dove S sta per Salvini. E in effetti il suo merito sta proprio qui. Nel cogliere le pulsioni nemmeno tanto velate degli italiani. E tramutarle in realtà. Lo ha spiegato senza troppi giri di parole Enrico Mentana in un post sulla sua pagina Facebook: “Non fate l’errore di sottovalutare Matteo Salvini, da odiatori o ammiratori (e soprattutto i primi). Non improvvisa, e sa quel che vuole. La sua agenda raccoglie a colpo sicuro pulsioni e passioni di una parte corposa dell’opinione pubblica che aspettava solo la figura che avesse la forza (o la spregiudicatezza) di rappresentare ciò che a lungo è stato considerato indicibile o politicamente troppo scorretto”.
Sondaggi elettorali Ipsos: nota metodologica
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