Tfr e Tfs: aumentano i coefficienti di calcolo, ma stop in busta paga.
Calcolo Tfr e Tfs a luglio 2018, i nuovi coefficienti
Ultime novità su Tfr e Tfs. Con un comunicato del 15 giugno 2018, l’Istat ha aggiornato i coefficienti di calcolo. Comunicando che il calcolo del Tfr da corrispondere ai lavoratori tra il 15 maggio e il 15 giugno 2018 dovrà essere rivalutata in base all’indice generale FOI, pari a 102,0. Un’altra novità scuote invece il Tfr, che sparirà dalla busta paga. Il regime sperimentale del Qu.I.R. non ha dato i frutti sperati e terminerà quindi il 30 giugno 2018.
Tfr e Tfs: coefficiente rivalutazione Tfr, gli aggiornamenti
Di seguito il comunicato Istat relativo ai prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati; con periodo di riferimento maggio 2018.
Per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio il canone di affitto o l’assegno dovuti al coniuge separato, si utilizza l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi.
Questo indice, si legge nel comunicato, viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nella tabella che segue, l’aggiornamento dell’indice con riferimento al periodo di maggio 2018.
Indice generale FOI | 102,0 |
Variazione % rispetto ad aprile 2018 | +0,3 |
Variazione % rispetto a maggio 2017 | +0,9 |
Variazione % rispetto a maggio 2016 | +2,3 |
Tfr e Tfs: calcolo coefficiente di rivalutazione
Il calcolo del coefficiente di rivalutazione del TFR deve tenere in considerazioni alcuni fattori. L’indice FOI che viene aggiornato ogni mese dall’Istat, come sopra riportato; quindi va calcolata la differenza percentuale tra il mese di dicembre dell’anno precedente (in questo caso 2017) e il mese della rivalutazione. Sul risultato si deve calcolare il 75%, quindi sommarvi il tasso fisso di 0,125 mensile (1,500 annuo). Il risultato finale corrisponde al coefficiente in rivalutazione.
Tfs e Tfr in busta paga: addio dal 1° luglio 2018
Fallito il regime sperimentale del Qu.I.R., nessuna proroga all’orizzonte. Dopo 2 anni si tornerà al regime tradizionale. E quindi non si potrà più chiedere il versamento mensile del Tfr in busta paga. Poche le richieste nel complesso in questo lasso di tempo, tanto da evitare che il regime sperimentale diventi ordinario. Si ritornerà dunque al regime precedente; ovvero, i lavoratori potranno chiedere in anticipo il Tfr solo in casi particolari (spese sanitarie per terapie o acquisto casa).
Come emerso dagli ultimi dati, i dipendenti che hanno aderito al Qu.I.R. hanno visto crescere i rendimenti dei fondi pensione, con un valore superiore al 2%; pertanto migliore in termini quantitativi rispetto al Trattamento di fine rapporto accumulato. Un doppio fallimento, insomma, soprattutto per chi ha aderito al regime sperimentale che, ricordiamo, è stato introdotto nel 2015. Il Qu.I.R. terminerà ufficialmente sabato 30 giugno 2018. Dal 1° luglio 2018 si tornerà al regime normale.