Alessandro Narducci è morto: chi era lo chef di Acquolina e causa morte.
Lutto nel mondo della cucina. Il giovane chef (classe 1989) Alessandro Narducci è morto questa notte, venerdì 22 giugno 2018, assieme all’amica Giulia Puleio di 25 anni. I due erano a bordo di una Honda SH e non sono sopravvissuti all’impatto con una Mercedes Classe A, che dopo lo scontro ha tamponato anche tre auto in sosta. Il conduttore della Mercedes è stato ricoverato al Gemelli in codice rosso; nulla da fare per Alessandro Narducci e Giulia Puleio, morti sul colpo. I due erano partiti dal Vinoforum, manifestazione in cui il giovane chef 29enne aveva presenziato nei giorni precedenti protagonista di alcuni eventi culinari. Ieri era andato come ospite e dopo la fine della serata il drammatico incidente.
Chi era Alessandro Narducci: chef under 30 di Acquolina
Legato al progetto dei fratelli Troiani, Alessandro Narducci aveva preso la guida della cucina del ristorante Acquolina; uno dei luoghi più rinomati della capitale, punto di riferimento per gli amanti della cucina di qualità e per le delizie a tema mare (e non solo). Con il suo team, tutto rigorosamente under 30, altamente preparato e qualificato, aveva profuso tutta la sua esperienza e voglia di sperimentazione in un ristorante “in” della capitale, sito a via del Vantaggio, al The First Luxury Art Hotel.
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Una stella Michelin ottenuta nel 2016 aveva consacrato definitivamente il talento culinario di questo giovane cuoco; che aveva iniziato al Convivio Troiani, per poi fare un’esperienza sotto la guida di Heinz Beck (chef del ristorante romano La Pergola) negli Emirati Arabi; e infine tornare in Italia, nella sua Roma, credendo fino in fondo nel progetto Acquolina, al punto tale da diventarne socio. “Subentrare alla guida di Acquolina mi metteva molto ansia. Ma la famiglia Troiani mi ha dato molta fiducia, aiutandomi anche a focalizzare gli obiettivi”. Un progetto, quello del ristorante Acquolina, di cui Narducci ha confessato di essersi innamorato subito. E di averci messo tutto se stesso e la sua voglia infinita di sperimentare tutte le prospettive del gusto.