Contributi figurativi Inps: cosa sono e come si utilizzano per la pensione

Pubblicato il 8 Aprile 2019 alle 06:03 Autore: Daniele Sforza

Parliamo di contributi figurativi Inps, scoprendo cosa sono e come sono utilizzabili per la pensione. Ecco tutte le informazioni utili a riguardo.

Contributi figurativi Inps cosa sono
Contributi figurativi Inps: cosa sono e come si utilizzano per la pensione

Calcolo contributi figurativi Inps: come funziona l’ accredito


Cosa sono i contributi figurativi Inps e come si utilizzano per la pensione? Brevemente possiamo definirli come dei contributi che vengono accreditati gratuitamente a carico dei lavoratori pubblici e privati con riferimento a periodi in cui sia avvenuta un’interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa. Perciò si tratta di una forma di tutela previdenziale in favore dei lavoratori, i quali si sono dovuti assentare a causa di malattie professionali o infortuni sul lavoro. Per questo motivo i lavoratori vengono coperti da una contribuzione figurativa. Questa può essere assegnata d’ufficio oppure tramite esplicita richiesta da parte del lavoratore in alcuni casi. Che adesso andremo a vedere.

Contributi figurativi Inps: cosa sono e a che servono

Prendiamo a riferimento la guida dell’Inps. Quest’ultima definisce i contributi figurativi Inps come contributi accreditati senza onere a carico del lavoratore per periodi determinati in cui sono avvenute le seguenti circostanze.

  • Il lavoratore non ha prestato attività lavorativa né dipendente né autonoma;
  • Costui ha percepito un’indennità a carico dell’Inps;
  • Il lavoratore ha percepito retribuzioni in misura ridotta.

I contributi figurativi Inps sono utilizzabili per la pensione nei seguenti modi.

  • A copertura. Se il periodo in cui si è verificato l’evento è interamente scoperto di retribuzione; e pertanto non risultino accreditate settimane per attività lavorativa soggetta a contribuzione obbligatoria.
  • A integrazione. Se nel periodo dell’evento è stata corrisposta una retribuzione ridotta che abbia determinato l’obbligo del versamento contributivo e l’accredito di settimane sul conto assicurativo dell’assicurato.
  • A incremento. Qualora l’attività lavorativa sia stata svolta nel settore agricolo.

Contributi figurativi Inps: accredito d’ufficio e su richiesta

Come scritto sopra, i contributi figurativi Inps possono essere accreditati d’ufficio o su domanda. Per quanto riguarda i primi non serve alcuna richiesta specifica e l’accredito avviene per i seguenti periodi.

  • Cassa integrazione guadagni straordinaria;
  • Assunzione con contratto di solidarietà;
  • Impegno in lavori socialmente utili in base alle disposizioni vigenti;
  • Chi ha beneficiato di indennità di mobilità o di indennità di disoccupazione o ancora di assistenza antitubercolare a carico dell’Inps.

L’accredito su richiesta avverrebbe invece per i seguenti periodi.

  • Servizio militare;
  • Malattia e infortunio;
  • Donazione sangue che ha provocato assenza dal lavoro;
  • Congedo per maternità durante il rapporto di lavoro;
  • Maternità;
  • Congedo parentale;
  • Congedo per motivi familiari gravi;
  • Riposo giornaliero;
  • Assenza dal lavoro per motivi di malattia del bambino;
  • Permessi retribuiti Legge 104;
  • Congedo straordinario;
  • Periodi di aspettativa per lo svolgimento di funzioni pubbliche elettive; o per l’assunzione di cariche sindacali.

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Contributi figurativi Inps: requisiti

Come ricorda PensioniOggi, per avere diritto all’accredito l’assicurato dovrà possedere minimo un contributo settimanale antecedente il periodo di malattia o infortunio. Quest’ultimo non dovrà avere avuto una durata inferiore a 7 giorni; inoltre dovrà essere accompagnato da apposito certificato medico, specialmente nei casi in cui “l’Inps non abbia provveduto al pagamento dell’indennità di malattia”.

A partire dal 1° gennaio 2012 il limite massimo per cui vale l’accredito gratuito dei contributi figurativi ammonta a 96 settimane ovvero, 22 mesi. Tale limite temporale è entrato a regime dopo un periodo transitorio. E può essere superato se l’assicurato è diventato totalmente inabile al lavoro e che ciò sia avvenuto per causa di infortunio sul lavoro.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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