Sciopero benzinai revocato: Decreto Dignità al via e stop fattura elettronica
Sciopero benzinai revocato: Decreto Dignità al via e stop fattura elettronica
Più di una minaccia quella dei benzinai, pronti a uno sciopero tra le 22 di oggi e le 22 di domani. L’iniziativa delle associazioni di categoria si scaglia contro la fatturazione elettronica che sarebbe dovuta entrare in vigore dal primo luglio prossimo (all’inizio, solo per quanto riguarda la vendita carburanti alle partite Iva). Infatti, per Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio si tratta di un cambiamento troppo repentino e radicale.
In pratica, i benzinai ancora non disporrebbero degli strumenti necessari a sfruttare in modo adeguato le nuove modalità di fatturazione. Dunque, si è richiesto di posticiparne, appunto, l’entrata in vigore. La fatturazione elettronica, prevista nella Legge di Bilancio 2018, andrà a sostituire le vecchie tessere carburante – in teoria – per contrastare truffe ed elusione fiscale. Nella sua prima fase di obbligatorietà, avrebbe dovuto portare 200 milioni di euro in più alle casse dello Stato.
Sciopero benzinai revocato: Decreto Dignità al via e stop fattura elettronica
L’ipotesi di uno sciopero generale dei benzinai sembra ormai essere stata scongiurata dopo l’intervento sul punto del ministro del Lavoro Di Maio. Quest’ultimo, via “Decreto Dignità”, ha scelto di far slittare l’entrata in vigore della fatturazione elettronica di 6 mesi; quindi, appuntamento fissato per il primo gennaio 2019. “Non erano delle tempistiche fattibili” ha poi ammesso il capo pentastellato; ha poi sottolineato come “questa categoria si è trovata ad essere prescelta per sperimentare, in anticipo su tutte le altre, l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica”.
Il decreto sarà licenziato nelle prossime 24 ore per quello che è dato sapere al momento. Di certo, si tratta di un modo per prendere tempo; in vista di un approfondimento di vantaggi e svantaggi dell’iniziativa tanto contestata in vista di eventuali modifiche. Nel frattempo, approvazione per il governo da parte delle associazioni di categoria; in particolare, la Fegica-Cisl in una nota ha parlato di “segnale importante”.