Sondaggi politici SWG: i mal di pancia dell’elettorato M5S
La stragrande maggioranza di chi ha votato Movimento lo scorso 4 marzo non si è pentito della propria scelta. Infatti, il 72% degli elettori 5 stelle oggi confermerebbe il proprio voto. Tuttavia, secondo l’ultima indagine di SWG, il restante 28% di chi ha votato i pentastellati alle ultime politiche si trova adesso “in uscita” o, comunque, si dichiara “critico” nei confronti del partito. All’interno della percentuale, si può distinguere un 9% di elettori M5S che si starebbe spostando verso la Lega; stimati nella misura del 2% coloro che ora sceglierebbero di sostenere il Pd. Inoltre, si trova anche un 10% di elettori tornati “indecisi”; a questi si aggiungerebbe un 7% di 5 stelle tornati a rimpolpare le fila dell’astensione.
Sondaggi politici SWG: i mal di pancia dell’elettorato M5S
In generale, vista la situazione delineata da SWG, sembra cominciare a pesare la convivenza di governo con la Lega. Preso nel suo complesso, l’elettorato (sbilanciato, in particolare, quello del Pd) considera sempre più il Movimento – tendenza in crescita di 7 punti di percentuale da marzo (37%) – “di destra”. D’altra parte, chi ha votato 5 stelle percepisce il partito di Di Maio come “di sinistra”; così il 41%, contro il 29% di pentastellati che ritiene il Movimento “di destra”.
L’impressione parrebbe essere confermata dalle risposte all’ultima domanda posta da SWG nel corso di questa indagine: “l’alleanza con la Lega tradisce lo spirito originario del Movimento?”. Considerando gli elettori di tutti i partiti, risulta in vantaggio, anche se di poco (46% contro 42%), la quota di coloro che fornisce una risposta affermativa a questa domanda. Da non trascurare, quindi, la percentuale di elettori M5S che risponde in modo positivo (31%); oltre a quella degli indecisi sul fatto che abbia, appunto, tradito il proprio spirito originario “poco o per niente” (30%).
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