Bollo auto 2018: calcolo costo ed esenzione. Le riduzioni per regione

Pubblicato il 9 Luglio 2018 alle 00:10 Autore: Daniele Sforza
Bollo auto 2018 calcolo costo

Bollo auto 2018: calcolo costo ed esenzione. Le riduzioni per regione.

Costo bollo auto per regione ed esenzione


Quali sono i criteri di calcolo da tenere a mente per sapere il costo del bollo auto 2018? In quali casi è prevista l’esenzione dal pagamento di questa tassa? Il bollo auto, fatta qualche eccezioni, è una tassa che si paga alle Regioni. E pertanto, anche le esenzioni e gli eventuali esoneri o riduzioni di costo dipendono dalla normativa vigente regionale. Ecco tutte le informazioni e le notizie utili in merito.

Bollo auto 2018: calcolo costo

Prendendo come riferimento la guida dell’Aci in proposito, si ricorda che dal 1998 la tassa è corrisposta sulla base della potenza effettiva del veicolo espressa in kilowatt. Questo criterio si applica su autovetture, autoveicoli a uso promiscuo, autobus, autoveicoli a uso speciale e motociclo. Sul libretto di circolazione sono contenute tutte le informazioni che si devono conoscere; tra cui, per l’appunto, il numero di Kw. Qui viene infatti indicato un numero che spesso è provvisto di una virgola. Ma per calcolare l’importo del bollo, bisognerà considerare la cifra prima della virgola. Se dunque il numero di Kw è di 45,90, allora l’importo si pagherà su 45 Kw. In assenza del numero di Kw, il dato da considerare è la potenza massima espressa in Cavalli; anche questa informazione è inclusa nella carta di circolazione.

Dal 2007 si è aggiunto un altro criterio da considerare per calcolare il costo del bollo. Per le autovetture, gli autoveicoli a uso promiscuo e i motocicli il bollo auto si basa anche sulle emissioni inquinanti del veicolo; a patto che questo non sia ad alimentazione elettrica, a gas metano, GPL o a idrogeno.

Bollo auto 2018: come calcolare l’importo della tassa

Il calcolo avviene sommando all’importo base per singolo Kw il risultato della moltiplicazione tra i Kw eccedenti e la tassa maggiorata. Il calcolo può variare in base alla classe ambientale del veicolo.

Classe ambientale €/Kw fino a 100 Kw €/Kw oltre 100 Kw
Euro 0 3 € 4,5 €
Euro 1 2,9 € 4,35 €
Euro 2 2,8 € 4,2 €
Euro 3 2,7 € 4,05 €
Euro 4/5/6 2,58 € 3,87 €

Per conoscere l’esatto importo che si deve pagare, ci si può recare sull’apposita pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate o sul sito dell’Aci. Bisognerà dunque inserire le informazioni richieste (tipo di veicolo, numero targa, Regione di residenza). E infine selezionare l’opzione del calcolo automatico. Sempre sul sito dell’Aci sarà possibile anche verificare lo stato dei pagamenti, se è in regola o se c’è qualcosa da saldare.

Bollo auto 2018 pagato in ritardo: cosa succede?

Qualora si dovesse pagare il bollo auto in ritardo, si andrà incontro a delle sanzioni pecuniarie. Ovviamente, maggiore è il ritardo, più ingente sarà l’importo supplementare da pagare. Alle somme riportate nella tabella sottostante, andranno poi aggiunti gli interessi legali.

Periodo di ritardo Maggiorazione
Entro 14 giorni dalla scadenza 0,1%
Da 15 a 30 giorni 1,5%
Da 31 a 90 giorni 1,67%
Da 91 a 365 giorni 3,75%
Dopo 365 giorni 30%

Bollo auto 2018: esenzione e riduzioni

L’esenzione dal pagamento del bollo auto riguarda i mezzi adattati alla locomozione e alla deambulazione delle persone con ridotta o impedita capacità motoria; tra i soggetti beneficiari, anche le persone non vedenti o sorde e quelle con handicap psichico o mentale.

Per quanto riguarda i veicoli, possono usufruire dell’agevolazione le autovetture, gli autoveicoli per trasporto promiscuo e quelli per trasporti specifici per tutte le patologie. Esentabili anche i motoveicoli per trasporto promiscuo e trasporti specifici così come le motocarrozzette, per tutte le patologie tranne per quelle relative agli handicap di cecità e sordità.

Calcolo e confronto con il bollo europeo: quanto aumenta.

Bollo auto 2018: le riduzioni per Regione

Ecco le principali riduzioni ed esenzioni previste dalle singole Regioni e Province Autonome.

  • Campania: veicoli azionati con motore elettrico esenti per i primi 5 anni dall’immatricolazione. Le riduzioni (1/4 della tassa pagata dai veicoli a benzina) sono previste per veicoli alimentati a GPL o Gas Metano. Esenzione per i primi 3 anni per i veicoli ibridi.
  • Emilia Romagna: veicoli ibridi esenti per i primi 3 anni. Esenzione per auto e moto di rilevanza storica e collezionistica.
  • Lazio: esenzione triennale per autoveicoli ibridi.
  • Liguria: esenzione quinquennale per veicoli ibridi. Esenzione 6 anni per i veicoli nuovi a doppia alimentazione (Benzina/GPL, Benzina/Metano) di categoria M1 e N1. Esenzione quinquennale per veicoli alimentati a Gpl o Metano.
  • Lombardia: riduzione 50% bollo auto per i primi 3 anni per i veicoli con alimentazione ibrida e strumentazione per ricarica esterna.
  • Marche: esenzione del bollo per autoveicoli ibridi. Esenzione 6 anni per autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica o gasolio-elettrica o benzina-idrogeno.
  • Puglia: esenzione quinquennale veicoli elettrici. Dal 6° anno in poi pagamento di ¼ dell’importo della tassa. Pagamento di ¼ del bollo auto per gli autoveicoli a uso promiscuo alimentati a Gpl o Metano. Esenzione 6 anni veicoli categorie M1 e N1 alimentati a metano e Gpl.
  • Umbria: esenzione triennale per veicoli con alimentazione ibrida elettrica e termica o a idrogeno.
  • Valle d’Aosta: esenzione quinquennale per autoveicoli categorie M1 e N1 e con propulsione a idrogeno.
  • Veneto: esenzione triennale per auteoveicoli ibridi.
  • Provincia di Trento: Esenzione 5 anni per autoveicoli e motocicli con motore elettrico. Pagamento di ¼ della tassa auto per autoveicoli a uso promiscuo alimentati a GPL o metano. Esenzione 5 anni per veicoli alimentati a Gpl e metano (dal 6° anno, riduzione del 75% sulla tassa).
  • Provincia autonoma di Bolzano: esenzione triennale per veicoli alimentati a Gpl, metano, idrogeno e per i veicoli con alimentazione ibrida elettrica e termica.

Per approfondire la questione e verificare eventuali variazioni e tutte le agevolazioni nella loro interezza, si consiglia di recarsi sul sito della propria Regione di residenza.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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