Bollo auto 2018: calcolo costo ed esenzione. Le riduzioni per regione.
Costo bollo auto per regione ed esenzione
Quali sono i criteri di calcolo da tenere a mente per sapere il costo del bollo auto 2018? In quali casi è prevista l’esenzione dal pagamento di questa tassa? Il bollo auto, fatta qualche eccezioni, è una tassa che si paga alle Regioni. E pertanto, anche le esenzioni e gli eventuali esoneri o riduzioni di costo dipendono dalla normativa vigente regionale. Ecco tutte le informazioni e le notizie utili in merito.
Bollo auto 2018: calcolo costo
Prendendo come riferimento la guida dell’Aci in proposito, si ricorda che dal 1998 la tassa è corrisposta sulla base della potenza effettiva del veicolo espressa in kilowatt. Questo criterio si applica su autovetture, autoveicoli a uso promiscuo, autobus, autoveicoli a uso speciale e motociclo. Sul libretto di circolazione sono contenute tutte le informazioni che si devono conoscere; tra cui, per l’appunto, il numero di Kw. Qui viene infatti indicato un numero che spesso è provvisto di una virgola. Ma per calcolare l’importo del bollo, bisognerà considerare la cifra prima della virgola. Se dunque il numero di Kw è di 45,90, allora l’importo si pagherà su 45 Kw. In assenza del numero di Kw, il dato da considerare è la potenza massima espressa in Cavalli; anche questa informazione è inclusa nella carta di circolazione.
Dal 2007 si è aggiunto un altro criterio da considerare per calcolare il costo del bollo. Per le autovetture, gli autoveicoli a uso promiscuo e i motocicli il bollo auto si basa anche sulle emissioni inquinanti del veicolo; a patto che questo non sia ad alimentazione elettrica, a gas metano, GPL o a idrogeno.
Bollo auto 2018: come calcolare l’importo della tassa
Il calcolo avviene sommando all’importo base per singolo Kw il risultato della moltiplicazione tra i Kw eccedenti e la tassa maggiorata. Il calcolo può variare in base alla classe ambientale del veicolo.
Classe ambientale | €/Kw fino a 100 Kw | €/Kw oltre 100 Kw |
Euro 0 | 3 € | 4,5 € |
Euro 1 | 2,9 € | 4,35 € |
Euro 2 | 2,8 € | 4,2 € |
Euro 3 | 2,7 € | 4,05 € |
Euro 4/5/6 | 2,58 € | 3,87 € |
Per conoscere l’esatto importo che si deve pagare, ci si può recare sull’apposita pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate o sul sito dell’Aci. Bisognerà dunque inserire le informazioni richieste (tipo di veicolo, numero targa, Regione di residenza). E infine selezionare l’opzione del calcolo automatico. Sempre sul sito dell’Aci sarà possibile anche verificare lo stato dei pagamenti, se è in regola o se c’è qualcosa da saldare.
Bollo auto 2018 pagato in ritardo: cosa succede?
Qualora si dovesse pagare il bollo auto in ritardo, si andrà incontro a delle sanzioni pecuniarie. Ovviamente, maggiore è il ritardo, più ingente sarà l’importo supplementare da pagare. Alle somme riportate nella tabella sottostante, andranno poi aggiunti gli interessi legali.
Periodo di ritardo | Maggiorazione |
Entro 14 giorni dalla scadenza | 0,1% |
Da 15 a 30 giorni | 1,5% |
Da 31 a 90 giorni | 1,67% |
Da 91 a 365 giorni | 3,75% |
Dopo 365 giorni | 30% |
Bollo auto 2018: esenzione e riduzioni
L’esenzione dal pagamento del bollo auto riguarda i mezzi adattati alla locomozione e alla deambulazione delle persone con ridotta o impedita capacità motoria; tra i soggetti beneficiari, anche le persone non vedenti o sorde e quelle con handicap psichico o mentale.
Per quanto riguarda i veicoli, possono usufruire dell’agevolazione le autovetture, gli autoveicoli per trasporto promiscuo e quelli per trasporti specifici per tutte le patologie. Esentabili anche i motoveicoli per trasporto promiscuo e trasporti specifici così come le motocarrozzette, per tutte le patologie tranne per quelle relative agli handicap di cecità e sordità.
Bollo auto 2018: le riduzioni per Regione
Ecco le principali riduzioni ed esenzioni previste dalle singole Regioni e Province Autonome.
- Campania: veicoli azionati con motore elettrico esenti per i primi 5 anni dall’immatricolazione. Le riduzioni (1/4 della tassa pagata dai veicoli a benzina) sono previste per veicoli alimentati a GPL o Gas Metano. Esenzione per i primi 3 anni per i veicoli ibridi.
- Emilia Romagna: veicoli ibridi esenti per i primi 3 anni. Esenzione per auto e moto di rilevanza storica e collezionistica.
- Lazio: esenzione triennale per autoveicoli ibridi.
- Liguria: esenzione quinquennale per veicoli ibridi. Esenzione 6 anni per i veicoli nuovi a doppia alimentazione (Benzina/GPL, Benzina/Metano) di categoria M1 e N1. Esenzione quinquennale per veicoli alimentati a Gpl o Metano.
- Lombardia: riduzione 50% bollo auto per i primi 3 anni per i veicoli con alimentazione ibrida e strumentazione per ricarica esterna.
- Marche: esenzione del bollo per autoveicoli ibridi. Esenzione 6 anni per autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica o gasolio-elettrica o benzina-idrogeno.
- Puglia: esenzione quinquennale veicoli elettrici. Dal 6° anno in poi pagamento di ¼ dell’importo della tassa. Pagamento di ¼ del bollo auto per gli autoveicoli a uso promiscuo alimentati a Gpl o Metano. Esenzione 6 anni veicoli categorie M1 e N1 alimentati a metano e Gpl.
- Umbria: esenzione triennale per veicoli con alimentazione ibrida elettrica e termica o a idrogeno.
- Valle d’Aosta: esenzione quinquennale per autoveicoli categorie M1 e N1 e con propulsione a idrogeno.
- Veneto: esenzione triennale per auteoveicoli ibridi.
- Provincia di Trento: Esenzione 5 anni per autoveicoli e motocicli con motore elettrico. Pagamento di ¼ della tassa auto per autoveicoli a uso promiscuo alimentati a GPL o metano. Esenzione 5 anni per veicoli alimentati a Gpl e metano (dal 6° anno, riduzione del 75% sulla tassa).
- Provincia autonoma di Bolzano: esenzione triennale per veicoli alimentati a Gpl, metano, idrogeno e per i veicoli con alimentazione ibrida elettrica e termica.
Per approfondire la questione e verificare eventuali variazioni e tutte le agevolazioni nella loro interezza, si consiglia di recarsi sul sito della propria Regione di residenza.