Governo ultime notizie: nomine Rai e Cdp, manca ancora l’accordo
Si avvicina il 30 giugno, giorno in cui scadrà il mandato dell’attuale Consiglio di amministrazione della Rai. Dunque, cresce l’attesta per le nomine dei nuovi consiglieri e del nuovo direttore generale; nonostante Di Maio abbia assicurato: “no alla lottizzazione, premieremo il merito”, una cosa è certa: seguiranno i cambiamenti dello scenario politico. Infatti, sia il Movimento 5 Stelle che la Lega hanno fatto capire di voler imporre un decisivo cambio di passo rispetto al recente passato.
L’obiettivo è, innanzitutto, quello di “de-renzizzare” la televisione pubblica. Si comincerà dalla nomina del direttore generale che spetta al governo (nello specifico, al ministero dell’Economia). La carica è ricoperta in questo momento dall’ex direttore di Tg1 e Tg2 Mario Orfeo, nome tutt’altro che gradito ai giallo-verdi. Proprio grazie a una riforma renziana del 2015, che ne ha aumentato i poteri, quella del direttore è divenuta una figura ancor più fondamentale nell’organigramma Rai. Questi nomina i direttori delle reti e dei telegiornali, può assumere e promuovere in autonomia e proporre contratti fino a 10 milioni di euro senza consultare il Cda.
Per quanto riguarda il toto-nomi, pare che si sia tirato fuori – dopo Mentana – anche Ferruccio De Bortoli. In testa ai papabili ancora Fabio Vaccaronno di Google Italia, anche se il sogno nel cassetto dei 5 stelle – e di Grillo in particolare – resta Carlo Freccero.
Governo ultime notizie: nomine Rai e Cdp, manca ancora l’accordo
Maggioranza pentaleghista alla prova anche su un’altra serie di nomine – altrettanto importante anche se meno esposta dal punto di vista mediatico. Chi andrà a occupare i vertici della Cassa Depositi e Prestiti? Il nome più “caldo” quello di Massimo Tononi, ex Mps e sottosegretario al Tesoro. Invece, per il posto di amministratore delegato dell’azienda pubblica si starebbe pensando al vicedirettore della Banca Europea per gli Investimenti Dario Scannapieco; per quello di direttore generale all’attuale direttore finanziario della Cdp Fabrizio Palermo. Tuttavia, così resterebbe fuori l’ex Ad di Poste Italiane Massimo Sarmi, a cui la Lega vuole trovare comunque una collocazione di rilievo.