Pippo Civati torna a criticare le riforme del governo. E, in merito, all’emendamento di oggi a firma leghista in cui il governo è stato battuto grazie al voto segreto, lancia una stilettata verso i renziani. “Già stanno dicendo che sono tornati i 101. Ma non è che lo stanno dicendo i 101? I fautori delle larghe intese e dei patti segreti?”.
“Chissà come mai lo scatenato fronte renziano (ormai esteso a quasi tutto il Pd, 101 compresi) – scrive Civati sul blog – che ha sempre snobbato la vicenda che ha portato alla mancata elezione di Prodi (ricordo le ironie quando mi si accusava di volerne addirittura parlare durante le primarie, pensa te), tanto da voler proseguire questa legislatura fino al 2018 (con i 101 protagonisti e soddisfatti, perché lo schema che continua è proprio quello per cui tirarono giù Prodi), ora riscopra l’argomento confondendo ulteriormente i piani e le cose”, aggiunge.
“Tra l’altro, inizialmente, dai banchi del governo sono stati attaccati i senatori di Forza Italia. È tale la confusione, che si pensa che facciamo parte dello stesso gruppo con i rappresentanti di Berlusconi? Tornando alle cose serie e cercando di uscire da una polemica inverosimile – continua il leader della minoranza dem – il dato è che la riforma Renzi in molti suoi aspetti non convince ed è un vero peccato che molti senatori non si siano manifestati apertamente, come hanno fatto alcuni, con argomenti precisi, ma solo attraverso il voto segreto”.