Mondiali Russia 2018: gli alieni tornano umani, fuori Messi e Ronaldo
Ormai ci siamo abituati.
Messi, Ronaldo, Ronaldo, Messi… e così via da ormai almeno dieci anni a questa parte.
Si son spartiti tutti i titoli possibili ed immaginabili, anche i Palloni d’oro, ben cinque a testa.
Dove son passati si son portati via tutto come nemmeno i tornadi, o i più grandi predatori del regno animale.
Faranno litigare per sempre milioni e milioni di persone che espongono le loro tesi su chi sia il più forte dei due, che nemmeno quella di laurea di tesi è così ben redatta.
Eppure – con ogni probabilità – anche due alieni come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo resteranno incompiuti nel loro piccolo, anzi piccolissimo.
Non vinceranno mai un Mondiale.
Se non altro CR7 ha vinto un europeo con il suo Portogallo, mentre la pulce nell’Argentina vive con l’ombra perenne di Diego Armando Maradona.
Entrambi, nella prima giornata degli ottavi di finale dei Mondiali russi andata in scena ieri, hanno salutato la competizione venendo eliminati da Francia ed Uruguay.
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Mondiali Russia 2018: l’Argentina si arrende alla corazzata Francia
Nel pomeriggio di Kazan, l’Argentina cede per 4-3 sulla Francia in un match pirotecnico, spettacolare fino alla fine, combattutissimo e pieno di grandi giocate e anche grandi gol.
Messi non segna ma fornisce due assist (uno dei quali involontario), restando però il lontano parente di quello che da agosto a maggio abbiamo visto in maglia Barcellona.
La pressione mediatica in queste due settimane l’ha completamente schiacciato.
Dalle voci sulla sua forte e smisurata centralità all’interno dello spogliatoio, al costante paragone con Maradona, el diez non ha quasi mai inciso veramente.
Nonostante la carta d’identità dica trentuno, questa potrebbe essere stata la sua ultima occasione mondiale.
Se resterà in nazionale, l’estate prossima potrebbe provare quantomeno l’assalto alla Copa America per pareggiare i titoli vinti in nazionale dal suo rivale portoghese.
Il fatto che il torneò si disputerà in Brasile – terra nefasta nel mondiale del 2014 – potrebbe essere una motivazione in più.
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Mondiali Russia 2018: la garra charrúa dell’Uruguay manda a casa il Portogallo
Successivamente al match di cui sopra, nella notte di Sochi, anche i campioni europei in carica del Portogallo hanno salutato la Russia.
L’Uruguay si è infatti imposto con il risultato di 2-1 grazie soprattutto all’enorme prova di Cavani.
Nonostante i numerosi tentativi, CR7 non ha mai sfondato la barricata celeste.
A trentatré anni compiuti sembra molto improbabile vederlo, in caso di qualificazione, ai nastri di partenza di Qatar 2022.
Anche se, visto l’enorme potenziale fisico, potrebbe riservare un’ultima sorpresa.
Come detto però, quantomeno con la nazionale si è portato a casa l’ultima edizione dell’Europeo.
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Mondiali Russia 2018: la maledizione mondiale di entrambi
Esiste inoltre anche un dato particolare che riguarda entrambi.
Infatti nessuno dei due, nella sua carriera, è mai andato a segno nella fase ad eliminazione diretta dei Mondiali, cioè dagli ottavi di finale in poi.
Incredibile dunque quanto la loro vita calcistica vada a braccetto anche nei pochi rivolti negativi.
Chissà che però alla fine non li ritroveremo per davvero fra quattro anni in Qatar…