Febbre Dengue a Cesena: sintomi e contagio, come evitare rischi
Dopo l’episodio a Firenze, torna a colpire la febbre Dengue, questa volta nel pieno centro storico di Cesena. La profilassi ha visto in entrambi i casi la messa in atto di un’accurato piano di disinfestazione. Vediamo perché e come fare ad evitare il contagio e i rischi della malattia.
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Cos’è la Febbre Dengue?
Portatore della malattia, è un virus che ha come veicolo la puntura di zanzara. Ecco perché è necessario sgomberare il campo da un pregiudizio, in via preliminare: non esiste rischio di trasmissione o contagio, se non a seguito della puntura dell’insetto. La specie responsabile è il tipo di zanzara detto Aedes aegypti, che sono responsabili della trasmissione questo virus infettivo di matrice prettamente tropicale.
Tuttavia, in Italia sono estremamente diffuse le aedes albopictus, meglio note come zanzare tigre. Anche una zanzara di questo tipo, che ha punto una persona infetta, può quindi essere estremamente pericolosa. Ecco perché dopo il panico che ha scosso Firenze, anche a Cesena si è proceduto con un trattamento adulticida nelle vie a rischio, nelle aree verdi pubbliche, spingendosi, ove necessario, anche negli spazi privati (cortili, giardini, piazzali, balconi, terrazze, etc).
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Come proteggersi e quali sono i sintomi caratteristici
L’unica soluzione è quella di munirsi di repellenti e indossare un abbigliamento adeguato per proteggersi dagli insetti responsabili. Non esiste, purtroppo, un vaccino per prevenire la malattia, che si esprime con febbre, accompagnata da intesi mal di testa, dolori nella zona perioculare e subito dietro i bulbi oculari, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgere della febbre. I bambini tendono a non mostrare i sintomi tipici.