Tour de France 2018: Nibali prova il percorso della cronosquadre

Pubblicato il 5 Luglio 2018 alle 18:07 Autore: Cesare Fabrizi

Tour de France 2018: Nibali prova il percorso della cronosquadre

Ieri mercoledì 4 luglio, Vincenzo Nibali ha provato assieme alla sua squadra, la Bahrain Merida, il percorso della cronosquadre del Tour.

35,5 km a Cholet che saranno importantissimi nell’economia della classifica generale, dato che nelle ultime edizioni le grandi corse a tappe sono state spesso decise nei km contro il tempo.

Il percorso presenta tanti saliscendi, con salite brevi ma dure e tratti in leggera discesa dove si raggiungeranno alte velocità.

Le squadre che hanno al loro interno diversi cronoman potranno infliggere distacchi pesanti agli avversari.

Il siciliano è arrivato prima degli altri in ricognizione sul tracciato perché ritiene la cronosquadre uno snodo cruciale di questa edizione del Tour.

Desidera studiare bene il percorso per cercare di limitare al meglio i danni da formazioni più preparate su questo campo come la Sky di Froome e la Bmc di Richie Porte.

Il siciliano sarà supportato nell’avventura francese da i fidi scudieri per le salite Franco Pellizotti e Domenico Pozzovivo, dal velocista Sonny Colbrelli, dall’australiano Heinrich Haussler, dallo sloveno Kristian Koren e dai fratelli spagnoli Ion e Gorka Izagirre.

L’obiettivo per quella tappa sarà di perdere al massimo 1′ dal Team Sky.

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Tour de France 2018: gli obiettivi di Nibali

Il messinese ha affermato in una recente intervista a Republica che sarebbe già un ottimo risultato salire sul podio di Parigi.

Ma quando lo Squalo corre lo fa sempre per ottenere il massimo risultato e in un Tour con tappe con tante salite e con molte discese, territorio su cui Nibali è uno dei migliori al mondo.

Il siciliano può ambire anche alla vittoria finale, nonostante i più di 60 km previsti contro il tempo.

Una tappa dove può fare la differenza su tutti gli altri però Nibali la ha: quella di Roubaix.

Nel 2014, anno del suo trionfo francese, Vincenzo mise una prima ipoteca al suo successo finale proprio in una frazione simile, con tanti settori di pavè, terreno in cui gli avversari non hanno doti eccezionali.

Nibali è anche uno dei pochi corridori in gruppo capaci di attacchi da lontano per far saltare il banco, sia in salita che in discesa, dove è uno dei migliori in assoluto grazie alla sua straordinaria capacità di guidare la bicicletta con coraggio e perfetta scelta delle traiettorie.

Il nostro ricordo corre inevitabilmente alle memorabili gesta del luglio 2014, quando vinse la Grand Boucle infliggendo distacchi abissali a tutti gli avversari.

Solo 3 italiani hanno vinto per due volte la corsa francese, e sono nomi di un “certo” spessore.Trattasi di Gino Bartali, Fausto Coppi e Ottavio Bottecchia.

Riuscirà a rievocarne i fasti?

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