Wimbledon 2018: al via la seconda settimana. La grande occasione dei “normali”
Si è conclusa stasera la prima settimana di Wimbledon 2018.
Il torneo londinese ha già emesso le prime sentenze, e alcune sono fragorose.
Rispediti a casa il finalista della scorsa edizione Marin Cilic, eliminato al secondo turno da Guido Pella e il numero 3 del mondo Alexander Zverev, rimandato ancora all’esame Slam.
Oltre alle schiaccianti vittorie dei titani Federer e Nadal e ai miglioramenti di Djokovic, ci sono altri giocatori che accedono alla seconda settimana, ma di cui si parla poco e che con l’invecchiamento dei vecchi titani e con i loro infortuni negli ultimi mesi hanno ottenuto ottimi risultati.
Oppure tennisti che hanno l’ultima occasione per cogliere un risultato importante nel torneo tennistico più prestigioso.
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Wimbledon 2018: i big three pronti per la seconda settimana
Roger Federer non ha avuto problemi nei primi tre match.
Ad aspettarlo al suo ottavo di finale ci sarà lunedì Adrian Mannarino, giocatore francese che ha già raggiunto gli ottavi di finale nella scorsa edizione e che sul Centrale di Wimbledon cercherà l’impresa più clamorosa della sua carriere.
Il francese è un ottimo “erbivoro” e di certo non avrà nessuna pressione sulle spalle.
Il vincitore di questa partita affronterà ai quarti di finale il vincente della partita tra Monfils e Anderson.
Se Gael Monfils è un giocatore celebre per le sue giocate da strapparsi i capelli e il suo talento incredibile ma non totalmente espresso, del sudafricano si è parlato sempre poco.
Ad agosto, prima di raggiungere una sorprendente finale agli Us Open, Anderson era fuori dai primi 30 del mondo e quest’anno, a 32 anni, sta giocando la migliore stagione della sua carriera ed è entrando tra i primi 10 (attualmente è il numero 8 del mondo).
Dotato di uno dei migliori servizi del circuito, grazie alla sua statura che superà i 2 metri, il tennista di Johannesburg ha uno stile di gioco che sulla rapida erba di Wimbledon può causare problemi a tutti i giocatori.
Novak Djokovic è uno dei grandi ancora dentro in questo torneo.
Lunedì affronterà il russo classe 1996 Karen Khachanov, tennista dotato di grande servizio, buon dritto e ottimo rovescio.
Il russo è un giocatore adatto a tutte le superfici ma il suo stile di gioco propositivo e potente è perfetto soprattutto per il verde.
Jiri Vesely, giocatore di cui si parlava un gran bene qualche anno fa e ora sceso fuori dai primi 100 e costretto come Gulbis a giocare Tornei Challenger è un giocatore molto alto, mancino e dotato di un gran servizio.
Wimbledon 2018: gli altri match del tabellone maschile
Queste sono doti importanti sull’erba, ma dovrà superarsi per sconfiggere Rafa Nadal.
Per il capitolo big servers, c’è ancora in corsa John Isner, numero 10 del mondo e probabilmente il miglior servitore in circolazione.
Quest’anno, a 33 anni, ha vinto il Master 1000 di Miami, il più prestigioso dei 13 vinti in carriera e lunedì affronterà il greco classe 1998 Stefanos Tsitsipas, numero 35 del mondo alto e longilineo.
Trattasi di uno dei prospetti più interessanti della Next Gen, che per la prima volta accede alla seconda settimana di un torneo dello Slam e proverà anche lui a scrivere la storia del suo paese, almeno per quanto riguarda lo sport.
Una delle sorprese maggiori di questo Wimbledon è l’americano Mackenzie McDonald, numero 103 del mondo che lunedì tenterà l’impresa contro il canadese Milos Raonic, finalista in questo torneo nel 2016.
Wimbledon 2018: c’è anche qualche “vecchia gloria”
Kei Nishikori, dopo tanti infortuni patiti negli ultimi anni, proverà a raggiungere per la prima volta i quarti di finale a Church Road contro il lettone Gulbis.
L’avversario del giapponese ha sprecato tanto nella sua carriera.
Avrebbe potuto vincere molto di più visto il suo spropositato talento, tant’è che quest’anno ha giocato prettamente tornei Challenger e questa è forse l’ultima occasione per rientrare nel tennis dei grandi nel quale può stare tranquillamente, considerando ad esempio la semifinale ottenuta al Roland Garros nel 2014.
Gilles Simon, esperto giocatore francese ex numero 6 del mondo, uno di quelli che fa parlare più i risultati in campo che ciò che accade fuori dal campo e che è stato meno elogiato di alcuni connazionali, affronterà la testa di serie numero 5 Juan Martin Del Potro.
Wimbledon 2018: il tabellone femminile
Come succede sempre più spesso, anche nel circuito femminile ci sono state enormi sorprese.
La più clamorosa ha visto oggi l’eliminazione di Simona Halep, numero 1 del mondo, contro la giocatrice di Taipei Su-Wei-Hsieh, tennista molto debole dal punto di vista fisico ma capace di rimandare sempre oltre la rete la palla e di dare alla rumena palle sempre scomode e diverse.
Ancora dentro anche la russa numero 120 del mondo Evgeniya Rodina, la quale lunedì dovrà giocare la partita della vita contro Serena Williams.
In gara per la seconda settimana anche le ex bambine prodigio Donna Vekic e Belinda Bencic, ma soprattutto Camila Giorgi, l’ultima italiana rimasta.
Camila lunedì affronterà la russa Ekaterina Makarova, giocatrice esperta ma che quest’anno prima di Wimbledon non ha vinto due partite in uno stesso torneo.
La giocatrice di Macerata ha una grande occasione.
Dotata di un grande servizio, ha un gioco super propositivo e si muove bene, tutte caratteristiche molto importanti sull’erba.
Si prospetta uno storico quarto di finale contro Serena che potrebbe segnare la storia del tennis italiano.